La tendopoli che impaurisce

31/05/2010

PisaIeri mattina i vigili urbani hanno consegnato
agli abitanti della tendopoli allestita in largo Ciro Menotti una
comunicazione del comando in cui si dava il termine di stamattina per
smontare le tende.

"Legalità": è questa la parola che da qualche settimana risuona spesso
nelle strade di Pisa. Ed è in nome di questa legalità che i vigili,
sollecitati da un comunicato dei negozianti scandalizzati dalla
tendopoli nel "salotto buono" della città, si sono svegliati di buon
mattino anche di domenica e si sono recati alle tende in cui, da ormai
sei giorni, vivono le otto famiglie di via Marsala, sgomberate mercoledì
scorso dalla palazzina di Riglione.

I vigili hanno comunicato alle famiglie che l’attuale situazione, 34
persone tra cui 17 minori che vivono in tenda, è illegale, così come lo
era l’occupazione dello stabile di proprietà Pampana: dunque entro oggi
le tende dovrebbero essere smontate.

Ma invece il numero di tende è aumentato, sono tante infatti le persone
che hanno risposto all’appello delle famiglie di montare una tenda in
largo Ciro Menotti in segno di solidarietà a questa lotta. Inoltre,
questa mattina all’alba un nutrito gruppo di solidali si è radunato alla
tendopoli in attesa che arrivassero i vigili urbani a sincerarsi del
fatto che fosse stata "ripristinata la legalità".

Per oggi i vigili hanno avuto la decenza di non presentarsi in largo
Ciro Menotti. È stata invece una delegazione di solidali, tra cui
medici, consiglieri comunali e regionali a presentarsi dal sindaco. Un
sindaco in evidente difficoltà, al quale è stato ricordato che, in
quanto garante della salute pubblica, non può tacere di fronte al fatto
che due persone portano avanti da giorni lo sciopero della fame.
Lo sciopero della fame di Selamet è giunto ormai al decimo giorno.
Questo compagno è dimagrito di dieci chili e tuttavia non vuole smettere
la sua protesta fino a quando il Comune non avrà trovato una soluzione
abitativa per tutte le famiglie.

Al Sindaco è chiesto di mettere a disposizione un medico in forma
ufficiale per rendere nota alle istituzioni la sua situazione di salute e
quella di Pal, che sta portando avanti lo sciopero della fame da sei
giorni.

La battaglia delle famiglie di via Marsala è ormai la battaglia di una
fetta di città, suggellata dalle circa 1500 firme raccolte fino ad oggi,
perché la crisi economica che investe centinaia di famiglie non sia
relegata a questione secondaria, o peggio a semplice problema di ordine
pubblico.

La lotta per il reddito delle famiglie di via Marsala ha prodotto un
profondo stravolgimento a Pisa: dalla tranquilla città per studenti e
turisti, a luogo da presidiare in forze con centinaia di poliziotti e
carabinieri, dimostrazione oggettiva della difficoltà di Sindaco e
Giunta a "sporcarsi le mani" con le questioni sociali.