TUTTI FUORI! LARGO AL PIUSS


Pubblichiamo di seguito il volantino distribuito oggi al presidio contro lo sgombero delle ex-Stallette.


Nessuna
prospettiva per le 10 famiglie che risiedono da quasi 50 anni in via Nicola
Pisano 15 nella zona conosciuta come “Ex-stallette”, corte adiacente alle mura
che costeggiano la Cittadella, un tempo 
stalle per gli animali che venivano poi portati ai macelli, poco
distanti.

Nell’immediato dopoguerra il Comune affidò le chiavi delle
“Ex-stallette” agli sfollati della zona di Via delle Belle Torri, che avevano
perso la casa durante i bombardamenti, affinché lì potessero trovarvi una prima
sistemazione, benché di condizioni piuttosto precarie, che negli anni gli
abitanti hanno trasformato in case più che dignitose.
A sentir le loro storie non si può fare a meno di chiedersi come mai,
in tutti questi anni, il Comune abbia deciso di dimenticarsi di loro.

Sono
passati i decenni, e nel corso del tempo i padri hanno lasciato le case ai
figli che hanno modificato, migliorato, aggiustato qua e là gli edifici vecchi
e in origine poco accoglienti, arrivando a spendere anche 80.000 euro per
rendere la loro abitazione vivibile e confortevole. Le amministrazioni si sono succedute senza formalizzare mai il rapporto
di locazione che di fatto intercorre da oltre mezzo secolo rinviando la
risoluzione del problema “Ex-stallette” a chi avrebbe occupato in seguito le
poltrone della giunta comunale.
Intorno
al 1995 il Comune dette le chiavi  e una
regolare residenza  all’ ultimo nucleo
familiare  e nonostante
gli alloggi fossero faticenti il Comune,
tramite la S.E.P.I., esigeva il pagamento regolare di un’ indennità di
occupazione costituita da cifre che variavano dai 150 ai 300 euro. Ora il
canone è stato aumentato, ed è stato chiesto il pagamento degli arretrati a
partire dal gennaio 2009.
Ma
i problemi per queste famiglie non finiscono qui. Sono in atto, infatti, una
serie di cause con il Comune dovute ad una bolletta dell’acqua che risale a
circa 5 anni fa. In quell’occasione, i tecnici del Comune verificarono che le
tubature erano vecchie e che c’erano state perdite tali da far lievitare i
consumi fino a  100.000 euro. Cosa ha
fatto il Comune? Ha inviato un’ingiunzione di pagamento ad ogni nucleo
familiare dividendo in parti uguali e senza tener conto dei reali consumi!
Oggi
la loro storia è diventa cronaca, perché dopo
la terza ordinanza di sgombero ricevuta, l’attuale assessore alle Politiche
Abitative Ylenia Zambito, ha pubblicamente intimato di liberare l’area entro la
fine di marzo. Il motivo di tanta urgenza, dopo oltre 50 anni di rinvii e
silenzi, è l’avvio dei lavori di “recupero” relativi al progetto PIUSS.

Esiste un modo per uscire da questa
situazione?
Per la Giunta Comunale l’unica soluzione
sembra essere l’uso della forza per garantire lo sgombero dell’area e poter
così accedere ai milioni di euro che il Comune otterrebbe per la realizzazione
del progetto PIUSS.
Soluzione resa
esplicita dalle parole di un assessore facente parte del partito che ora
compone l’amministrazione comunale che all’ultimo incontro con gli inquilini ha
detto con  un bel sorriso: “Se non uscite vi faremo cacciare dalla
polizia…e ne manderemo anche tanta!”
Gli
abitanti delle “Ex-stallette”, un pezzo di storia di Pisa forse scomodo, un
nervo scoperto per tutte le amministrazioni comunali, dopo essere stati
ignorati per decenni, aver sentito la “vicinanza” del comune solo quando ha
preteso soldi o peggio quando intimava sgomberi, si trovano ora ad essere al
centro dell’attenzione perché la loro casa oggi può valere un mucchio di
quattrini che l’amministrazione è decisa ad incassare per poter proseguire
nella realizzazione della sua Città-Facciata, anche a costo di calpestare i
diritti dei suoi cittadini, diritti che gli inquilini delle “Ex-stallette”,
riuniti in un “Comitato contro lo sgombero” che raccoglie anche numerose
persone solidali, si sono guadagnati in anni di sacrifici e di lavoro e che ha
reso a tutti gli effetti quel luogo, ignorato dalle istituzioni, LA LORO CASA.
Siamo
disposti anche ad andare a vivere sotto le Logge dei Banchi con letti e
fornelli per chiedere ad alta voce:

VOGLIAMO
UNA SOLUZIONE, NON UNO SGOMBERO! NON VOGLIAMO PIU’ ESSERE POLVERE DA NASCONDERE
SOTTO IL TAPPETO!

Comitato
contro lo sgombero delle “Ex-stallette”