NASCE IL CASP: AZIONE AL PROVVEDITORATO E OCCUPAZIONE DELL’EX-ARISTON

Nata a partire dalle mobilitaizioni degli studenti
medi di
quest’inverno, da oggi a Pisa si muove e lotta una nuova soggettività
Autonoma e Antagonista: il CASP.


Al grido di "Ma quale orientamento questo è solo sfruttamento", nel
pomeriggio il CASP è entrato in provveditorato andando a bloccare il
lavoro dello sportello di orientamento alle famiglie sulla Riforma
Gelmini, sportello nato come risposta all’importante mobilitazione degli studenti medi del 19
febbraio scorso
.

 

Gli studenti e le studentesse hanno ribadito la loro volontà di
abbattere questa riforma e la totale inutilità di uno sportello
informativo su una scuola che non vogliono.Riportiamo di seguito il comunicato letto durante l’azione:
Ma quale orientamento, questo è solo sfruttamento!
Noi studenti medi vogliamo ribadire la nostra forte opposizione sia
alla riforma Gelmini che alla creazione dello sportello informativo
ideato dal provveditorato agli studi dopo il corteo del 19 febbraio
2010.
Riteniamo che il suddetto servizio abbia come scopo quello di sedare la
protesta studentesca proponendo un’informazione non obiettiva della
riforma che grava, tramite soppressione dei laboratori, cancellazione
di corsi d’indirizzo e privatizzazione degli istituti e dei licei, su
una scuola pubblica già precedentemente vittima di tagli
indiscriminati.
Per questo motivo noi, Collettivo Autonomo Studenti Pisani, ci stiamo
muovendo con lo scopo di riappropriarci di tempi, spazi e saperi
tramite l’occupazione dell’ex cinema Ariston nel quale verranno
organizzate assemblee autogestite e momenti di interscambio sociale e
culturale, oltre a uno sportello di contro-informazione.
Noi non accettiamo questa irrisoria forma di avvicinamento priva di
sostanza ed onestà.
Riprendiamoci le nostre scuole!

CASP-Collettivo Autonomo Studenti Pisani

 

Subito dopo il blocco dello sportello, le studentesse e gli studenti
medi hanno occupato l’ex-cinema Ariston. I
l CASP restituisce così alla città, in occasione della due giorni di
riappropriazione decisa durante l’assemblea nazionale bolognese, uno
spazio vuoto da anni.
Durante questa occupazione si svolgeranno iniziative politiche e
sociali,un modo dunque per riprendere spazi, tempi e saperi.