A Sant’Ermete comincia lo stato di agitazione

Ieri si è tenuto il sesto consiglio di quartiere del progetto comunità di quartiere a Sant’Ermete.
Prima del consiglio gli abitanti hanno mostrato le condizioni di tre alloggi popolari: uno in sovraffollamento senza manutenzione, uno lasciato vuoto, uno riqualificato dalla comunità.
L’amministrazione comunale continua a chiudere ogni confronto con gli abitanti del quartiere che chiedono di discutere del loro progetto di comunità, votato dal referendum popolare del 3 giugno scorso, e delle nuove case popolari pensate tutte a una stanza sola.


Al consiglio la comunità ha deciso che dopo l’ennesimo abbandono e chiusura delle istituzioni continuerà ad organizzarsi autonomamente per garantire una vita dignitosa al quartiere, annunciando ulteriori forme di protesta fino a che non saranno soddisfatte le legittime richieste: l’esonero dell’affitto per delle case da cui è prevista l’evacuazione, case nuove adeguate alle necessità delle famiglie e un quartiere a misura di persone e comunità. Lo stato di agitazione lanciato ieri avrà la prima tappa con un esposto alla Procura della Repubblica per i danni che la popolazione subisce vivendo in queste abitazioni. La mobilitazione continuerà quotidianamente nel quartiere e fuori.