Non riesce a pagare l’affitto, ragazza picchiata dal proprietario di casa

Residente da un anno in una casa affittata al nero, senza contratto, sul litorale di Marina di Pisa, viene pestata dal suo proprietario perchè non riusciva più a pagare le 500 di affitto che le venivano richiesti.

A causa della perdita del lavoro non è stata più in grado di pagare ed il suo proprietario, impossibilitato a procedere con lo sfratto perchè non le ha fatto nessun contratto, che prevede iter burocratici e legislativi, ha pensato di presentarsi nella casa dove vive la ragazza dopo minacce, telefonate minatorie e il distacco della luce, e prenderla a botte.

Come “scusa” per riappropriarsi del bene, il proprietario dell’abitazione, dice che ha problemi economici, ma sembrerebbe, come denuncia l’Unione Inquilini a cui si è rivolta la ragazza aggredita, che in realtà possiede anche altri appartamenti.

Un episodio analogo era accaduto neanche due mesi fa, sempre in provincia di Pisa, a Castelfranco di Sotto, dove un uomo senegalese era stato preso a sprangate dal suo proprietario di casa, noto imprenditore locale delle concerie.

Sempre più spesso vicende di questo tipo accadono nella nostra città ed il copione è sempre lo stesso: le persone pagano affitti altissimi, sacrificandosi tantissimo e spesso facendo mancare beni di prima necessità per sé stessi e per le proprie famiglie pur di dare i soldi al proprietario, perchè, appunto si rischia di essere cacciati fuori. Ma quando poi non si riesce più a fare questi sforzi, si smette di pagare, viene naturale, è fisiologico. Si rinuncia a tantissimo per pagare l’affitto. Il problema sono proprio i prezzi degli affitti, troppo alti!

Quando si smette di pagare, i proprietari lamentano sempre problemi economici ma magari possiedono diversi appartamenti. Il fatto è che la crisi non è per tutti uguale: c’è a chi cala un certo tipo di benessere e c’è chi deve scegliere se spendere per mangiare e pagare le bollette o pagare l’affitto.

In questo conflitto tra proprietari ed inquilini ci sono le istituzioni, i servizi sociali, gli assessori. Pochissimi i soldi messi a disposizione per sanare le situazioni di sfratto, pochissime le case popolari assegnate.

In questo grande caos l’unica risposta che si ha da proprietari e istituzioni è prepotenza, arroganza e diritti negati, e come in questo caso, anche le botte.