PRENDOCASA DIFENDE UNO SFRATTO E OCCUPA IL COMUNE

Una giornata all’insegna della lotta per il diritto alla
casa quella di oggi, che ha visto il Progetto Prendocasa impegnato sin dalla
mattina nella difesa di uno sfratto da una casa popolare e un pomeriggio di
lotta al fianco del Comitato contro lo sgombero delle ex-Stallette. A Pisa l’emergenza
abitativa si combatte con l’autorganizzazione.


Stamattina un inquilino delle case popolari di Piazzale
Venezia avrebbe dovuto lasciare la propria casa, perché moroso nei confronti
del Comune. Dopo circa vent’anni di occupazione e numerosi lavori sostenuti a
proprie spese, l’inquilino è stato invitato a pagare un’indennità di
occupazione in tempi brevissimi, sotto la minaccia di uno sfratto, che
puntualmente è arrivato quando non è riuscito a rispettare i termini.
Al paradosso di istituzioni che, in una città ad alta
emergenza abitativa, fanno cassa sui bisogni delle persone, il Progetto
Prendocasa ha risposto con l’ennesimo picchetto antisfratto che ha ottenuto il
primo successo della giornata: sfratto rimandato e accettazione da parte del
Comune delle richieste dell’inquilino.
Nel pomeriggio la mobilitazione è proseguita con un presidio
del comitato contro lo sgombero delle ex-Stallette, uno stabile occupato da una
cinquantina d’anni da dieci famiglie, alle quali è stato intimato lo sgombero
per far posto al multimilionario progetto di riqualificazione urbana Piuss,
senza che sia stata offerta alcuna alternativa abitativa alle famiglie.
La loro casa infatti può valere oggi un mucchio di
quattrini, che l’amministrazione è decisa ad incassare per poter proseguire
nella costruzione di una città-facciata, anche a costo di calpestare i diritti
dei suoi cittadini.
Si è costituito quindi un comitato contro lo sgombero delle
ex-Stallette, composto dalle famiglie e da solidali, fra cui anche il Progetto
Prendocasa. Questo pomeriggio il comitato ha organizzato un volantinaggio sotto
il Comune che si è trasformato in una occupazione della sala del consiglio
comunale, dove è stato chiesto e ottenuto un incontro con l’assessore alla casa
Ylenia Zambito.
Dall’incontro è emersa la determinazione delle famiglie a
non abbandonare le proprie case, e l’indisponibilità ad accettare soluzioni provvisorie
o differenziate che escluderebbero alcuni inquilini a vantaggio di altri.
La giornata di oggi è il primo passo di una lotta che si
preannuncia lunga, una lotta che può essere vinta solo con l’autorganizzazione e
la partecipazione militante.