Questo il volantino distribuito in questi giorni dagli occupanti del Progetto PrendoCasa:
Quest’anno si avvicina un Natale particolare, che con la sua magia non solo ci farà sparire la tredicesima (o ci assottiglierà i risparmi di un anno), ma ci regalerà anche una nuova paura, un nuovo bisogno: il bisogno di Sicurezza, con la S maiuscola, quella che ci terrà alla larga ladri, stranieri e rom di ogni tipo, grazie a tutti gli amministratori, dal Governo al Comune, nel nome di un benessere che si cerca ancora di tenere con i denti senza voler vedere che razza di Natale sarà ancora una volta, quest’anno.
In realtà la Sicurezza che manca è quella della cruda materialità e della sempre più pressante condizione di sfruttamento e di precarietà esistenziale che la gente si vive. Quella gente che quando si parla di Sicurezza con la S maiuscola non pensa a poliziotti di quartiere, carabinieri ad ogni incrocio e caccia al rom. Pensiamo che la maggior parte delle persone leghi la parola Sicurezza al Lavoro, alla Casa, al Futuro, a mille altre parole a cui i nostri Politici si disinteressano, di qualsiasi sponda politica facciano parte.
Quest’anno quindi abbiamo deciso di farci un regalo da soli, senza aspettare Babbo Natale. Abbiamo aperto due appartamenti di proprietà pubblica, vuoti, inutilizzati e destinati alla vendita, per dare un senso più vero alle parole Sicurezza e Natale. Con questa azione abbiamo assicurato una casa a una decina di giovani studenti e precari, nell’ambito di un progetto che abbiamo chiamato "PrendoCasa", persone che vivono un’emergenza abitativa che (questa sì) è ben conosciuta nella città di Pisa, dove i prezzi delle case non hanno mai un freno e possono arrivare anche a 1500-1800 euro ad appartamento, come dire una tredicesima molto bella, un bello stipendio al mese regalato ai padroni di casa.
A chi verrà a parlarci di “legalità” rispondiamo già da subito che la legalità di cui parlano è quella che massacra popolazioni in guerre “umanitarie”, che ti mette in ginocchio a pregare per avere un posto di lavoro di merda per qualche mese e che ogni giorno uccide sui cantieri e nelle fabbriche, che criminalizza la povertà, che ti obbliga a rinunciare a tutti i piaceri della vita per pagare affitto e bollette, che svuota la città della sua gente svendendo e cartolarizzando il patrimonio pubblico, per consegnarla allo shopping dei turisti.
Questa non è la nostra legalità.
Abbiamo occupato perché la legalità che ci appartiene è quella del rispetto dei bisogni. La precarietà che viviamo non è frutto della volontà divina, me è la diretta conseguenza della scelte politiche ed economiche prese da politici e padroni.
Con queste occupazioni non vogliamo solo “risolvere” la situazione abitativa di pochi, ma denunciamo una situazione insostenibile che viene vissuta dalla maggior parte degli inquilini, migranti, studenti fuori sede o pisani votanti non importa, e che continua ad esistere nel totale disinteresse delle istituzioni politiche.