Perquisizione questa mattina a Livorno alla ex mutua occupata di via Ernesto Rossi. Polizia e Carabinieri con agenti antisommossa e camionette hanno bloccato la strada di accesso alla ex mutua.
All’interno della ex mutua occupata vivono una decina di famiglie che erano rimaste senza casa, è stato allestito un centro di riuso e riciclo, un’ostello e un consultorio gratuito.
La perquisizione ha portato alla denuncia per occupazione a 16 persone, 4 occupanti di casa e 12 militanti della ex caserma rei di aver aiutato le famiglie ad entrare nella ex mutua un anno fa. L’ennesima denuncia per alcuni compagni che ormai si possono tranquillamente definire dei perseguitati politici da parte della Procura di Livorno.
La digos passerà il materiale fotografico e la documentazione sequestrata alla Procura, cioè al Pm Masini nemico giurato dei movimenti di lotta e di tutti coloro che non hanno una divisa. Leggi tutto “Livorno: 16 denunce per l’occupazione all’ex mutua”

Questa mattina gli abitanti del quartiere popolare di Sant’Ermete, ormai in lotta permanente da diversi mesi, si sono recati sotto al Comune per una conferenza stampa di risposta alle accuse del sindaco Filippeschi e della sua cricca di assessori. Una conferenza stampa che è iniziata con le intimidazioni della Polizia Municipale capitanata dal comandante Bortoluzzi che ha provato a togliere lo striscione appeso alle porte del Municipio. Ma gli abitanti di Sant’Ermete si sono fatti trovare determinati nel proseguire il presidio senza cadere nelle provocazioni dei vigili.
Il 31 ottobre a Roma si terrà la Conferenza Stato/Regioni/Province/Comuni, convocata dal Governo Letta con l’obiettivo di definire un decreto sulle politiche abitative a livello nazionale. Questo appuntamento ha avuto un prologo decisamente insoddisfacente nell’incontro tra i movimenti sociali e il ministro Maurizio Lupi avvenuto lo scorso 23 ottobre, durante il quale la forte distanza tra le condizioni poste con la sollevazione e l’assedio del 19 ottobre e le posizioni espresse dal governo tramite il ministro delle infrastrutture e trasporti si è resa evidente agli occhi di tutti. Il ministro, infatti, ha sostanzialmento ribadito l’indisponibilità del governo a impegnarsi con misure urgenti sui temi della casa e del reddito, rimanendo ancorato alla politica dell’investimento nelle grandi opere e nei grandi eventi-vetrina.
In concomitanza con l’assedio romano dei movimenti di lotta per la casa alla conferenza stato regioni è stato occupato l’ex cinema Ariston a Pisa. Un pezzo di città portato al fallimento e sottratto all’uso collettivo è stato riaperto dai numerosi percorsi dell’antagonismo sociale sviluppatisi in città negli ultimi tempi e rafforzatisi dopo la giornata del 19 ottobre: dalle lotte nei quartieri popolari, alla resistenza di quanti si trovano sotto sfratto, fino alle lotte nelle università e nelle scuole.
Pisa – Questa mattina decine di studenti esclusi dalle graduatorie DSU o in attesa di posto alloggio insieme agli occupanti dello studentato autogestito Spot hanno interrotto il consiglio di amministrazione d’ateneo per pretendere una presa di posizione chiara dei vertici dell’università sull’emergenza abitativa in città. Dalla Conferenza Università e Territorio del 21 ottobre non è arrivata alcuna risposta concreta ai bisogni di larga parte della popolazione studentesca esclusa dai benefici del diritto allo studio o inclusa nel sistema formativo a prezzo sacrifici non più sostenibili.
Pisa – Inizieranno giovedì 31 ottobre per terminare la domenica pomeriggio, quattro giornate di riappropriazione caratterizzate da eventi, musica e assemblee.
Sono giornate intense nel quartiere popolare di sant’Ermete a Pisa. Lo spazio popolare, nato con un’occupazione di alcuni mesi fa, ha aggregato attorno ai bisogni sociali più sotto attacco decine e decine di persone: anziani, giovani, famiglie. Quello che si pretende con sempre più determinazione è che vengano date soluzioni di dignità alle 216 case popolari più vecchie della città (costruite nell’immediato dopoguerra). Un progetto di riqualificazione, chiamato Masterplan, approvato negli scorsi anni con lo stanziamento regionale e statale di 15 milioni di euro, prevede l’abbattimento di questi alloggi non più a norma e la costruzione di nuovi con moderne tecniche di costruzione (bioedilizia, risparmio energetico etc..).
Esecutiva nella mattina di ieri la sentenza del tribunale di Pisa che ordinava il sequestro dell’immobile di proprietà della multinazionale J Colors occupato poco più di un anno fa dagli attivisti del Progetto Rebeldìa. Lo spazio ha ospitato durante quest’anno numerose associazioni di promozione culturale e sociale diventando un importante polo aggregativo in città.
Dopo la giornata del 19 ottobre a Roma, i movimenti sociali hanno deciso di assediare l’assemblea nazionale dell’Anci, che avrebbe dovuto ospitare il vicepremier Alfano (assente e costretto a Roma per le ultime ‘bagarre’ dentro il Pdl), il Ministro delle Infrastrutture Lupi, l’amministratore delegato delle ferrovie Moretti e il sindaco di Torino Piero Fassino alla Fortezza da Basso.
Pisa – Dare continuità all’assedio romano del 19 ottobre, ripartire dai territori per generalizzare la lotta per la casa e per il reddito. Lo hanno subito assunto e praticato gli abitanti di Sant’Ermete che da diversi mesi occupano uno stabile nel quartiere, dove nuove forme di lotta si stanno dando per ottenere case dignitose, manutenzioni dei palazzi e assegnazioni delle trenta case sfitte per l’emergenza abitativa.