Firenze, giornata di mobilitazione per il diritto all’abitare: dalle prime ore di questa mattina il quartiere di Santa Croce è stato presidiato da attivisti del movimento di lotta per la casa e famiglie sotto sfratto per scongiurare l’esecuzione di un pignoramento in via dei Pilastri.
Il quartiere si è barricato dietro cassonetti e picchetti per impedire l’intervento delle forze dell’ordine, mentre gruppi di attivisti bloccavano il traffico attorno all’abitazione a rischio sfratto: il pugno duro utilizzato dal Pd Renziano in ben due occasioni per sgomberare le occupazioni di via dei Servi e via del Romito nate nel mese di gennaio hanno infatti confermato come anche a Firenze il problema dell’emergenza abitativa sia stato da tempo assunto come (mera) questione di ordine pubblico dall’amministrazione cittadina. Leggi tutto “Firenze, S.Croce si barrica contro gli sfratti”

I movimenti che si sono dati appuntamento a Roma, provenienti da diverse esperienze di lotta e da diverse parti d’Italia, hanno condotto la prima manifestazione della primavera all’attacco del governo Renzi. Una manifestazione di 30.000 persone ha attraversato la città e si è diretta verso i ministeri responsabili delle politiche dei tagli al welfare e del minacciato ulteriore attacco alle garanzie minime sul lavoro per la mano d’opera precaria del nostro paese, attuando senza paura comportamenti che sono in linea totale con il sentire comune della maggioranza della popolazione italiana.
La giornata di oggi ha visto più di 30 mila persone scendere in piazza per opporsi alle politiche d’austerità, di flessibilità, di precarietà e di criminalizzazione dei movimenti per il diritto all’abitare firmate dal governo Renzi. Una piazza meticcia, determinata e compatta ha assediato instancabilmente i ministeri del lavoro e dell’economia, responsabili dei continui attacchi a quelle macerie che rimangono del welfare. Dunque il corteo di oggi non poteva che rispondere con un assedio a questi continui attacchi delle istituzioni e così è stato, grazie anche agli attacchi virtuali di Anonymous.
Giornata di mobilitazione intensa quest’oggi a Pisa per riaffermare il diritto alla casa e allo studio nei confronti delle intenzioni speculative dell’azienda DSU. Il tentativo di applicare l’articolo 5 del piano casa nei confronti degli occupanti di via dell’occhio è stato respinto dopo sette ore di occupazione e blocco degli uffici dell’azienda.
Ieri un altro sfratto è stato rinviato a Pisa. Hira una ragazza bengalese con sua figlia di 11 mesi da più di un anno è morosa perchè il misero stipendio di “donna delle pulizie” part-time a stento le consente di vivere. Gli accessi precedenti a quelli di ieri sono stati molto concitati, infatti l’ufficiale giudiziario, spronato dalla proprietà e tutelato dalla digos, aveva più volte intimorito la famiglia provando ad eseguire lo sfratto per poi rinviarlo al massimo di 10 giorni.
Verso il 12 aprile occupato uno stabile con 5 appartementi da parte del movimento di lotta per la casa viareggino. Di seguito riportiamo il comunicato da Viareggio.
Con una nota, pubblicata nel tardo pomeriggio di ieri, da parte dell’ufficio stampa del comune e con una dichiarazione del sindaco durante il consiglio comunale di oggi l’amministrazione comunale ha confermato pubblicamente i termini della trattativa impostata nell’incontro di sabato sera tra una delegazione dei comitati Ex Caserma e Asia Usb e gli assessori Roncaglia e Bernardo.
Il terzo Tsunami Tour dei movimenti per il diritto all’abitare della Capitale impatta con il nuovo corso renziano, stirando le maglie della metropoli e misurandone la capacità di assorbire la riappropriazione di reddito indiretto con le occupazioni, diventate, nell’ultimo anno, vero spazio di organizzazione politica di un’opposizione sociale alla crisi. Sono cinque le nuove occupazioni, più di un migliaio gli occupanti. Il ricco centro di Roma viene nuovamente ripreso dagli studenti e gli stabili di Caltagirone vengono requisiti dagli occupanti.
Oggi Roma ha visto la nascita di cinque nuove occupazioni, dando ancora una volta l’opportunità a centinaia di persone di avere una casa (riprendendosi alcune delle tante palazzine sfitte). Le azioni di questa mattina hanno portato all’immediato intervento da parte delle forze dell’ordine, che ha sgomberato violentemente tre occupazioni, caricando con forza gli occupanti in alcuni casi. La giornata odierna si conclude con un bilancio di 2 compagni in stato di fermo, portati via con la testa spaccata, e numerosi feriti. Dopo aver percorso in corteo la cittadella universitaria, in serata si è data vita ad un’assemblea a La Sapienza.
Giornata di mobilitazione intensa oggi al presidio di via Giordano Bruno. Dopo il dibattito di ieri sulle politiche abitative con i candidati sindaco alle imminenti elezioni comunali (di cui riportiamo in coda un resoconto da Livorno Indipendente) questa mattina alle 8 i comitati autonomi dell’Ex Caserma e decine e decine di solidali hanno deciso di riaprire la partita sul civico 16. Livorno non ha bisogno di demolizioni di case popolari per favorire i piani di recupero di un’amministrazione collusa con i grossi costruttori. Le politiche abitative del PD, portate avanti a colpi di varianti urbanistiche, sono sotto attacco da parte delle lotte sociali e non è un caso che il candidato sindaco del partito alla guida della città, Ruggeri, fosse assente al dibattito di ieri.