Stamattina ancora una volta l’arroganza e la prepotenza dei padroni ha provato a calpestare i diritti e la dignità di una famiglia; solo la presenza di tanti solidali e la resistenza collettiva hanno impedito l’ennesimo ingiusto sfratto.
La vicenda è identica al dramma che ormai in troppi vivono sulla propria pelle: da una parte Alfonso e sua moglie, con una figlia piccola; entrambi hanno perso il lavoro, non potendo più pagare un affitto troppo alto per un monolocale nel quartiere di Cisanello, quartiere in cui oggi si concentrano la rendita privata e gli sfratti. Una famiglia che ha bussato ad ogni porta, si è recata dall’assistente sociale, ha provato ad accedere a bandi e fondi per evitare lo sfratto. Dall’altra parte un padrone famelico e vigliacco, proprietario di decine di appartamenti, che può permettersi di vivere di rendita, senza lavorare, senza soffrire, senza nemmeno immaginare cosa può voler dire vivere con la paura di perdere il tetto sulla testa. Leggi tutto “La dignità della resistenza contro sfratti e profitti dei padroni”

da
da
da 
da
Riportiamo di seguito il comunicato del Comitato di Sant’Ermete a seguito dell’incontro del 30 giugno in Prefettura sulla messa in sicurezza del cavalcavia che collega il quartiere al centro città.
Nel giorno dell’insediamento della nuova giunta regionale toscana il Movimento di lotta per la casa torna per le strade e ad occupare. Nel giorno della reinvestitura ufficiale di Rossi alla presidenza della Regione e della promozione della renzianissima Saccardi anche all’assessorato alla Sanità, fuori dal Palazzo della Regione si sono ritrovate centinaia di persone che lottano a Firenze per il diritto all’abitare. Contro la recente stagione di sgomberi fiorentini e contro la liberticida legge regionale sull’abitare in linea con le direttive del Piano Casa nazionale, come annunciato in un’assemblea pubblica di pochi giorni fa, la nuova giunta è stata contestata da un presidio di inquilini, sfrattati e occupanti. “La regione Toscana è il territorio con la pìù alta percentuale di sfratti per “morosità” incolpevole, – hanno ricordato alla giunta i manifestanti – e la legge regionale sull’edilizia sociale di recente approvazione cancella definitivamente le aspirazioni e i sogni dei ceti sociali pìù deboli. Gli sfrattati per morosità incolpevole sono tornati ad essere considerati come portatori di peste bubbonica, niente punteggio nei nuovi bandi, niente case popolari”.
da