Livorno: 1000 persone in corteo contro le “morti di stato”


16.01.2010

 

Stamattina un migliaio di persone hanno manifestato in una Livorno
blindata. Manifestazione promulgata dalle famiglie delle vittime: dai
casi più eclatanti come quelli di Federico Aldrovandi, Carlo Giuliani,
Gabriele Sandri, a quelli ignorati dalle cronache mainstream come Niki
Gatti, Riccardo Rasmas, Giulio Comuzzi e tanti altri.

Leggi tutto “Livorno: 1000 persone in corteo contro le “morti di stato””

Solidarietà ai compagni e alle compagne del Guernica

07.01.2010

Questa mattina a Modena la polizia ha sgomberato lo Spazio Antagonista Occupato Guernica.
Ennesimo attacco, quello di stamane, nei confronti di un’esperienza di autorganizzazione sociale.
Un attacco nei confronti di chi apre spazi per ridarli alla città,
spazi nei quali è possibile fare politica altra, spazi comuni di
socialità e aggregazione.
E ancora una volta il tutto avviene nel silenzio delle istituzioni e
delle amministrazioni locali, che delegano il compito alla questura,
riducendo la questione ad un problema di ordine e sicurezza.
Certi che la riappropiazione e il conflitto sono le uniche risposte
possibili contro questi tentativi di repressione, diamo la nostra
solidarietà ai compagni e alle compagne di Modena.

Nuove lotte ci attendono!
Non un passo indietro!

Antagonist* Pisan*

Occupazione della SRU a Parma

Domenica 20 dicembre:

BUONA DOMENICA – LA SRU OCCUPA IN VIA FIRENZE

Questa mattina è stato inaugurato l’Intervento numero 2 della S.R.U.,
sempre in quartiere San Leonardo. L’intervento è volto a denunciare la
drammatica situazione abitativa in città e lo scandalo delle case
popolari sfitte, nonostante le più di 1600 domande per l’assegnazione
di un alloggio. Proprio per questo abbiamo deciso di occupare una casa
sfitta da tre anni che l’Acer era intenzionata a vendere. E’ una prassi
comune, l’ennesimo atto che favorisce i privati, impoverisce il
patrimonio pubblico e danneggia chi ha effettiva necessità di
un’abitazione. I vertici dell’Acer e l’assessore alla casa Pellacini si
sono recati sul posto verso le 11,30 e dopo una concitata trattativa,
la SRU ha ottenuto di fermare la vendita e di far assegnare gli alloggi. Questo l’impegno che si è pubblicamente assunto il vice direttore dell’Acer; è stato inoltre ottenuto di intavolare una trattativa per la sistemazione delle sei persone che hanno trovato riparo in via Guastalla.
Possiamo considerare quella di stamattina una piccola vittoria che ha
dimostrato come la lotta portata avanti dalla SRU possa ottenere dei
risultati concreti, oltre che mettere in risalto l’impreparazione e la
mancanza di volontà dell’amministrazione comunale nell’affrontare il
problema abitativo. L’atteggiamento tenuto stamattina dall’assessore
Pellacini è stato imbarazzante (pensiamo non solo per noi): si è
trincerato dietro l’illegalità del gesto, trascurando di entrare nel
merito delle questioni che abbiamo sollevato. Finchè la rendita
immobiliare non verrà considerata un problema, l’abitazione continuerà
ad essere un lusso e non un diritto. Difronte a questo pensiamo che non
ci sia legalità che tenga e lasciamo a tutti voi la libertà di
giudicare se sia più grave occupare una casa popolare sfitta da tre
anni o l’indifferenza interessata nei confronti di chi non ha un tetto
sulla testa. Con questo gesto "illegale" due famiglie in più avranno
finalmente una casa.

LE CASE TENUTE VUOTE SONO UN INSULTO A CHI HA BISOGNO

MAI PIÙ ALLOGGI SFITTI, NÉ PUBBLICI NÉ PRIVATI

Leggi tutto “Occupazione della SRU a Parma”

Gli universitari contestano l’approvazione del bilancio

Il 15 dicembre il Consiglio di Amministrazione si è rinchiuso in un Rettorato
ancora una volta blindato, per l’approvazione del vergognoso bilancio
previsionale del 2010, che va a rendere effettivi i tagli della legge
133, in totale continuità con i dettami del decreto Gelmini.

Tagli indiscriminati e selvaggi alla didattica e al diritto allo
studio, tagli al sistema bibliotecario, obbligo di contratti gratuiti
per i precari; queste sono solo alcune delle voci previste dal bilancio. Leggi tutto “Gli universitari contestano l’approvazione del bilancio”

Contro la pacificazione sociale, rompere il silenzio

4-5
dicembre: due giorni di occupazione contro l’espropriazione sociale e le
logiche securitarie

Questa
due giorni di occupazione e di iniziative è per noi il momento in cui
confrontarci rispetto ai nodi che reputiamo fondamentali per il percorso di
movimento nella nostra città: le soggettività del conflitto sociale, la crisi,
e la sua gestione politico-istituzionale.

 

Programma minimo per la
neutralizzazione del movimento…

Un
anno fa il movimento dell’Onda proprio in questa città ha mostrato la sua
potenzialità conflittuale: migliaia e migliaia di precari e studenti sono scesi
in piazza, hanno occupato facoltà, bloccato strade e binari, uscendo dalla
passività della delega, travolgendo i paletti della rappresentanza, forzando i
confini dentro cui la “Pisa metropoli di seconda generazione” li assegnava. Il
valore della frase “noi la crisi non la paghiamo” stava non tanto nello slogan,
ma come necessaria indicazione programmatica di generalizzazione del conflitto.
A Pisa i tentativi di questa generalizzazione hanno coinvolto i migranti
impegnati negli stessi mesi a combattere ordinanze comunali che sotto la spinta
securitaria articolavano violenti meccanismi di esclusione sociale e di
privazione di bisogni fondamentali. Da questi intrecci in molte occasioni si
sono affacciati nuovi legami sociali, si è prodotto altro sapere, si sono
aperti varchi alle barriere della segregazione e dello sfruttamento, talvolta
dando profondità e radicalità a battaglie apparentemente “vertenziali”. Da
inizio ottobre a metà dicembre le fasce di popolazione su cui le istituzioni
volevano scaricare i costi della crisi finanziaria hanno dato vita ad
iniziative ed assemblee, cortei e presidi, picchetti ed occupazioni: questi
sono stati la presa di parola di soggettività escluse dagli ambiti decisionali.
Sono stati anche i mesi in cui il potere politico, dal Governo fino alle istituzioni
accademiche, ha avuto paura che la crisi economica diventasse sempre più crisi
di potere, crisi di consenso e dei suoi meccanismi di comando, di fronte ad un
probabile blocco sociale indisposto ad essere massacrato dalla violenza della
“socializzazione delle perdite e dei debiti finanziari”. Leggi tutto “Contro la pacificazione sociale, rompere il silenzio”

La crisi è di casa

Nonostante i principali mezzi di
comunicazione abbiano da qualche tempo iniziato a sostenere che la famosa crisi
di cui tanto si è parlato è ormai giunta al termine, è fin troppo palese che
essa, al contrario, continua a gravare con tutto il suo peso soprattutto su
coloro che la crisi la vivono da sempre. È per parlare di crisi, per
combatterla, che abbiamo occupato lo stabile Ex-Ariston.
Leggi tutto “La crisi è di casa”

Abusivo è il razzismo – Mantovano a Pisa

Abusivo è il razzismo 

Dopo la mobilitazione contro la vergognosa iniziativa della
settimana scorsa in cui un fascista come Gasparri veniva invitato a parlare di
migrazioni e sicurezza, venerdì prossimo Pisa ospiterà un dibattito a cura
della Confesercenti sul tema dell’abusivismo commerciale, in cui il “caso Pisa”
diventa punta di diamante di un modello di gestione repressivo delle questioni
sociali. Ospiti della giornata saranno il presidente nazionale della
Confesercenti e il sottosegretario al ministero degli Interni, Mantovano.
Leggi tutto “Abusivo è il razzismo – Mantovano a Pisa”