Consiglieri comunali chiedono al Prefetto la sospensione degli sfratti generalizzata

La situazione drammatica degli sfratti nella città di Pisa e in tutta la provincia è oggetto di discussione anche in consiglio comunale dove i consiglieri più sensibili alla questione hanno inviato una lettera al Prefetto richiedendo una sospensione generalizzata degli sfratti di almeno tre mesi. I picchetti anti-sfratto di questi ultimi mesi organizzati dalle famiglie organizzate nei comitati di lotta per il diritto alla casa sono riusciti a garantire ancora un tetto sopra la testa di decine di famiglie residenti a Pisa e nei comuni di San Giuliano, Vecchiano e Cascina.

La sospensione degli sfratti scadrà il 23 giugno ma nel frattempo le famiglie escluse da questo provvedimento prefettizio (quelle che hanno contratto lo sfratto nel 2017 e quindi impossibilitate a fare domanda al bando della morosità incolpevole del 2016) dovranno resistere per non essere sfrattate. Domattina (martedì 30 maggio)Riccardo riceverà la visita dell’ufficiale giudiziario e delle forze dell’ordine. Probabilmente sarà un’altra giornata ad alta tensione in Piazza Facchini. Leggi tutto “Consiglieri comunali chiedono al Prefetto la sospensione degli sfratti generalizzata”

Sgomberata la Mala Servanen Jin. Scontri e resistenza in via Garibaldi

E’ cominciata alle 8.00 della mattinata di ieri l’operazione di sgombero della Mala Servanen Jin, l’edificio occupato al termine del corteo delle donne dell’8 marzo. Ma i reparti della celere e i dirigenti della Questura hanno dovuto fare i conti con la resistenza e la determinazione delle donne in lotta, che per ore hanno ostacolato il loro vile incarico.

L’edificio di via Garibaldi è un ex centro di accoglienza del Comune lasciato in stato di abbandono da più di quattro anni. Come tanti altri stabili condannati allo stesso destino, l’inutilizzo ha portato alla nascita di una vera e propria discarica: le occupanti al momento dell’ingresso hanno trovato ovunque escrementi e urina, siringhe e stagnole che testimoniavano il diffuso spaccio e consumo di droga che avveniva all’interno. Il tutto confinante con una scuola, l’istituto alberghiero.

In meno di un mese le occupanti hanno ripristinato la decenza del posto, con il loro impegno e autofinanziandosi per trovare le risorse necessarie. All’inaugurazione della Mala centinaia di persone hanno potuto assistere ai risultati del lavoro; un edificio rinato dalle sue ceneri, di nuovo attraversabile per donne, uomini e bambini. In quello stabile poi ha iniziato a nascere una progettualità reale, tavoli di discussione sulla violenza di genere, a partire da quella prodotta dalle istituzioni che tagliano welfare e servizi, e alloggi per tre donne rimaste senza casa. Leggi tutto “Sgomberata la Mala Servanen Jin. Scontri e resistenza in via Garibaldi”

Emergenza sfratti a Cascina. Tensione a mille nel comune leghista

Sono giornate caldissime nel comune cascinese in cui sta scoppiando letteralmente la gestione comunale sull’emergenza abitativa e sulla situazione economica e sociale delle famiglie in piena crisi reddituale.

Sono diventati insostenibili i costi di un affitto, permetterselo e abitare in una casa dove si spendono mediamente 500-600 euro al mese è diventato ormai impossibile. Questa tensione causata proprio dall’impossibilità di sostenere questi costi sta causando uno scontro che vede le famiglie smettere di pagare gli affitti, senza percepire nessun tipo di aiuto dai servizi sociali; dall’altra parte ci sono i proprietari di casa che rivogliono indietro i loro beni, gli ufficiali giudiziari che giungono la mattina nelle abitazioni per eseguire gli sfratti, i vigili urbani usati come pedine per sfrattare le famiglie o a difesa degli uffici pubblici (Comune, Ufficio Casa, ecc) e la nuova amministrazione comunale targata Lega nord che si nasconde dentro il palazzo. Leggi tutto “Emergenza sfratti a Cascina. Tensione a mille nel comune leghista”

50 famiglie escluse dalla sospensione degli sfratti

Oggi il prefetto ha nuovamente respinto i nuclei proposti dalla commissione territoriale del “secondo elenco”, ovvero più di 50 nuclei che non hanno potuto partecipare al bando morosità poiché chiuso da dicembre scorso, ma che hanno requisiti di emergenza abitativa.
In queste settimane sono sempre più frequenti picchetti esasperati dall’atteggiamento di ufficiali giudiziari e dalla assoluta negligenza della gestione dei servizi sociali nel proporre effettive soluzioni. Il parere di Confedilizia e dei grandi proprietari di contrarietà assoluta alla sospensione della forza pubblica nei confronti della prefettura delinea uno scontro ed una polarizzazione di cui le famiglie a basso reddito e sotto sfratto rappresentano la parte sotto attacco. E’ ora di
prendere posizione per la sospensione generalizzata della forza pubblica e la convocazione di un tavolo straordinario per il reperimento immediato degli alloggi.
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Cascina: le regole non le fa l’assessore Ziello

L’assessore al sociale di Cascina, Edoardo Ziello, esponente della Lega Nord, ha escluso un cittadino tunisino residente in Italia da 18 anni, padre di una bambina cittadina italiana dal bando della morosità incolpevole. A suo dire Abidi sarebbe un clandestino, un furbetto che continua a stare in Italia irregolarmente a “bighellonare e a cianciare”. Abidi è in attesa del rinnovo del permesso di soggiorno quindi a oggi regolarmente titolato a partecipare al bando della morosità incolpevole: ha versato i contributi in Italia, ha perso il lavoro di autotrasportatore e non potendo più pagare l’affitto si è ritrovato sotto sfratto con il pignoramento del tfr. Stamani un folto picchetto di solidali del Progetto Prendocasa ha evitato che Abidi e la sua famiglia finissero fuori di casa. A cascina, comune a guida Lega nord, dopo anni di politiche di tagli al welfare ed all’edilizia pubblica da parte del PD, oggi il razzismo istituzionale va in scena escludendo centinaia di famiglie dal diritto alla casa. Leggi tutto “Cascina: le regole non le fa l’assessore Ziello”

Difesa di uno sfratto e corteo a Cisanello

Questa mattina è stato difeso a Cisanello lo sfratto di una famiglia. La sospensione prefettizia degli sfratti si è conclusa, ma in questo caso sarebbe stata inutile: diversi nuclei erano stati esclusi a causa dell’interferenza di Confedilizia. Tutto ciò non ha spaventato il comitato che in un nutrito picchetto è riuscito a rimandare lo sfratto. In attesa che il Prefetto si esponga sulla nuova sospensione degli sfratti, dopo l’uscita di una graduatoria delle case popolari altamente escludente, le persone in emergenza abitativa continuano ad organizzarsi. Domani ci sarà un altro momento di mobilitazione in difesa di uno sfratto a Cascina. Leggi tutto “Difesa di uno sfratto e corteo a Cisanello”

Doppia protesta all’Apes: case di Sant’Ermete e graduatoria ERP

Nel pomeriggio di oggi decine di famiglie delle case popolari di Sant’Ermete si sono recate all’Apes consegnando, in segno di protesta, la richiesta di cambio alloggio visto che i loro appartamenti non sono a norma; nel frattempo in via Fermi erano presenti molte persone a reclamare spiegazioni riguardo alla graduatoria provvisoria ERP uscita ieri, che ha visto centinaia di casi di esclusione o decurtamento di punti.

Gli abitanti di Sant’Ermete hanno iniziato a protocollare le richieste di cambio alloggio a partire dal momento di apertura degli uffici. Tutte le domande di mobilità straordinari (56 in tutto) contenevano le medesime motivazioni: le condizioni delle case, insalubri e insicure (come certificato da Usl, vigili del fuoco e dallo stesso Prefetto), i ritardi nel progetto di riqualificazione del quartiere e l’impossibilità di un confronto con Apes e Comune che fino a quel momento avevano disatteso ogni promessa. Venivano quindi richiesti nuovi alloggi, a norma e adeguati per ogni nucleo, situati sempre all’interno di Sant’Ermete. In sostanza con questa azione gli abitanti del quartiere sono tornati a chiedere risposte riguardo al progetto di riqualificazione con il quale il Comune si è riempito la bocca per anni, salvo poi lasciarlo naufragare facendo sparire il finanziamento regionale di 10 milioni di euro. Leggi tutto “Doppia protesta all’Apes: case di Sant’Ermete e graduatoria ERP”

Sant’Ermete: Comune e Apes confermano di assegnare case non a norma

A seguito delle dichiarazioni del 26 aprile del Prefetto di Pisa nelle quali si confermava l’impossibilità di assegnare in emergenza abitativa gli alloggi Erp vuoti del quartiere di Sant’Ermete perché inagibili, gli abitanti del vecchio villeggio popolare di via Emilia hanno richiesto un nuovo sopralluogo ai vigili del fuoco. Al termine della verifica, ciò che è emerso è una situazione di “insufficiente manutenzione e la vetustà delle costruzioni consigliano l’adozione di immediati provvedimenti, in assenza dei quali la situazione igienico-sanitaria degli edifici e la stessa sicurezza, legata a possibili distacchi di porzioni d’intonaco e parti d’infissi, potrebbero essere aggravati da avverse condizioni meteorologiche”.

Una relazione che va a sommarsi alla precedente e alle altre due stilate lo scorso anno dalla Usl 5, che metteva in evidenza le precarie condizioni igienico-sanitarie degli appartamenti abitati e del quartiere intero, sancendo di fatto la perdita dei requisiti minimi di abitabilità. Leggi tutto “Sant’Ermete: Comune e Apes confermano di assegnare case non a norma”

Polizia si presenta allo sfratto. Continua la lotta per il diritto alla casa

Per le famiglie sotto sfratto che non hanno beneficiato della “clemenza” del Prefetto e della sospensione temporanea della forza pubblica sono giorni di lotta e di resistenza. Per questi nuclei esclusi dalla sospensione che comunque scadrà il prossimo 13 maggio, “non ci sono soluzioni” come viene detto a loro dagli assistenti sociali che li hanno prese in carico. Dagli uffici comunali invece viene detto “stiamo facendo il possibile”.

Sembrerebbe che non ci sia scampo ed il destino di chi si è indebitato con il proprio proprietario di casa sia già scritto: secondo il parere di queste istituzioni non si può fare nient’altro per risolvere il problema dello sfratto. In fondo è bastata la presa di posizione di Confedelizia, organizzazione che tutela gli interessi dei proprietari, per incrinare la richiesta generale della sospensione della forza pubblica. Il pretesto per escluderle è stato quello della mancata partecipazione al bando della morosità incolpevole chiuso nel dicembre 2016 ma avendo avuto i primi accessi dell’ufficiale giudiziario nel 2017 la domanda non sarebbe stata accolta. Leggi tutto “Polizia si presenta allo sfratto. Continua la lotta per il diritto alla casa”

Case popolari non a norma: i residenti di Sant’Ermete bloccano la via Emilia

Settimana incandescente nel quartiere popolare soggetto ad una riqualificazione fasulla annunciata anni fa dall’amministrazione comunale ma mai portata a termine. A termine di un’assemblea di quartiere, i residenti esasperati hanno bloccato la via Emilia per protesta.

Un anno fa la notizia della “scomparsa” dei 10 milioni di euro previsti per il progetto della costruzione delle nuove case diede vita alla protesta sull’autoriduzione degli affitti: i residenti non ci stanno a pagare i costi mensili per della case insalubri, insicure e antigieniche dichiarate così dalle perizie della Usl. Gli abitanti vogliono l’esonero dell’affitto finchè abiteranno in queste vecchie case in cui molti si stanno ammalando e morendo di tumori a causa delle condizioni delle tubature e delle mura.

Ad un anno dall’inizio della protesta sugli affitti, l’Apes, gestore delle case popolari, ha inviato lettere agli inquilini che partecipano all’autoriduzione, minacciandoli di far decadere i contratti di assegnazione per poi procedere a provvedimenti di sfratto in caso che queste famiglie non si regolarizzino e non si mettano in pari con i debiti che stanno accumulando. Leggi tutto “Case popolari non a norma: i residenti di Sant’Ermete bloccano la via Emilia”