Gli universitari contestano l’approvazione del bilancio

Il 15 dicembre il Consiglio di Amministrazione si è rinchiuso in un Rettorato
ancora una volta blindato, per l’approvazione del vergognoso bilancio
previsionale del 2010, che va a rendere effettivi i tagli della legge
133, in totale continuità con i dettami del decreto Gelmini.

Tagli indiscriminati e selvaggi alla didattica e al diritto allo
studio, tagli al sistema bibliotecario, obbligo di contratti gratuiti
per i precari; queste sono solo alcune delle voci previste dal bilancio. Leggi tutto “Gli universitari contestano l’approvazione del bilancio”

Contro la pacificazione sociale, rompere il silenzio

4-5
dicembre: due giorni di occupazione contro l’espropriazione sociale e le
logiche securitarie

Questa
due giorni di occupazione e di iniziative è per noi il momento in cui
confrontarci rispetto ai nodi che reputiamo fondamentali per il percorso di
movimento nella nostra città: le soggettività del conflitto sociale, la crisi,
e la sua gestione politico-istituzionale.

 

Programma minimo per la
neutralizzazione del movimento…

Un
anno fa il movimento dell’Onda proprio in questa città ha mostrato la sua
potenzialità conflittuale: migliaia e migliaia di precari e studenti sono scesi
in piazza, hanno occupato facoltà, bloccato strade e binari, uscendo dalla
passività della delega, travolgendo i paletti della rappresentanza, forzando i
confini dentro cui la “Pisa metropoli di seconda generazione” li assegnava. Il
valore della frase “noi la crisi non la paghiamo” stava non tanto nello slogan,
ma come necessaria indicazione programmatica di generalizzazione del conflitto.
A Pisa i tentativi di questa generalizzazione hanno coinvolto i migranti
impegnati negli stessi mesi a combattere ordinanze comunali che sotto la spinta
securitaria articolavano violenti meccanismi di esclusione sociale e di
privazione di bisogni fondamentali. Da questi intrecci in molte occasioni si
sono affacciati nuovi legami sociali, si è prodotto altro sapere, si sono
aperti varchi alle barriere della segregazione e dello sfruttamento, talvolta
dando profondità e radicalità a battaglie apparentemente “vertenziali”. Da
inizio ottobre a metà dicembre le fasce di popolazione su cui le istituzioni
volevano scaricare i costi della crisi finanziaria hanno dato vita ad
iniziative ed assemblee, cortei e presidi, picchetti ed occupazioni: questi
sono stati la presa di parola di soggettività escluse dagli ambiti decisionali.
Sono stati anche i mesi in cui il potere politico, dal Governo fino alle istituzioni
accademiche, ha avuto paura che la crisi economica diventasse sempre più crisi
di potere, crisi di consenso e dei suoi meccanismi di comando, di fronte ad un
probabile blocco sociale indisposto ad essere massacrato dalla violenza della
“socializzazione delle perdite e dei debiti finanziari”. Leggi tutto “Contro la pacificazione sociale, rompere il silenzio”

La crisi è di casa

Nonostante i principali mezzi di
comunicazione abbiano da qualche tempo iniziato a sostenere che la famosa crisi
di cui tanto si è parlato è ormai giunta al termine, è fin troppo palese che
essa, al contrario, continua a gravare con tutto il suo peso soprattutto su
coloro che la crisi la vivono da sempre. È per parlare di crisi, per
combatterla, che abbiamo occupato lo stabile Ex-Ariston.
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Abusivo è il razzismo – Mantovano a Pisa

Abusivo è il razzismo 

Dopo la mobilitazione contro la vergognosa iniziativa della
settimana scorsa in cui un fascista come Gasparri veniva invitato a parlare di
migrazioni e sicurezza, venerdì prossimo Pisa ospiterà un dibattito a cura
della Confesercenti sul tema dell’abusivismo commerciale, in cui il “caso Pisa”
diventa punta di diamante di un modello di gestione repressivo delle questioni
sociali. Ospiti della giornata saranno il presidente nazionale della
Confesercenti e il sottosegretario al ministero degli Interni, Mantovano.
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