I milioni di euro spariti per le case popolari di Sant’Ermete hanno scoperchiato il vaso di Pandora ed hanno gettato la luce su quelle che, a partire dal governo Renzi con il suo Piano Casa, scendendo alla Regione Toscana con la Legge Saccardi, fino ad arrivare al governo cittadino, sono le reali intenzioni del PD rispetto all’edilizia popolare ed al diritto alla casa. Il silenzio assordante dell’assessore alla casa Zambito e del presidente dell’ Apes Bani di fronte agli abitanti di Sant’Ermete che gli chiedevano conto dei 15 milioni spariti per le loro case, non tradisce stupore o incompetenza ma una precisa volontà politica che gli viene da più in alto. Infatti il governo ha prima tagliato il trasferimento di fondi alle Regioni e di conseguenza la Regione Toscana ha “politicamente” deciso di azzerare totalmente la spesa per l’edilizia pubblica. Leggi tutto “Da Sant’Ermete a San Giusto: i quartieri dicono no al mutuo regionale per l’edilizia popolare”
Gagno: occupata una casa contro l’emergenza abitativa
Questo pomeriggio alcuni abitanti del quartiere insieme al Comitato Riprendiamoci Gagno hanno occupato simbolicamente una delle tante abitazioni popolari vuote in via Fosso della Bufalina. Il Comitato che da più di due anni si occupa di sostenere le famiglie in difficoltà economica e che a causa della crisi hanno perso il lavoro o la casa, oggi ha voluto denunciare pubblicamente il problema delle mancate assegnazioni di queste case da parte di Apes, l’ente che gestisce le case popolari del comune.
In particolare l’attenzione oggi si è concentrata sulla situazione di un signore di 55 anni che due anni fa è stato licenziato dalla ditta dei cantieri navali dove lavorava come tappezziere. A causa della perdita del lavoro questo signore non è più riuscito a pagare l’affitto ed è stata sfrattata nel gennaio 2015. Leggi tutto “Gagno: occupata una casa contro l’emergenza abitativa”
Apes. Case piccine: come si fa a crescer famiglia?
L’Apes tra le tante case vuote decide di assegnare ai vincitori del bando Giovani Coppie appartamenti di pochi metri quadrati. La legge consente l’assegnazione di minimo un vano utile a persona (14 mq compresa la cucina) invece gli uffici destinano alloggi ancora più piccoli, determinando subito una prospettiva di sovraffollamento. Se la giovane coppia decide di voler diventare una giovane famiglia lo spazio a disposizione diventa immediatamente insufficiente, scontrandosi con le graduatorie di mobilità interna per sovraffollamento, farraginose e bloccate. Abbiamo raccolto due storie che parlano di queste problematiche.
Intervista a Silvia, nuova assegnataria di casa popolare a La Cella nella graduatoria giovani coppie. Qual’era la tua situazione? Fino al 2013, vivevo con il mio compagno, lui aveva un contratto di lavoro part-time e io lavoravo saltuariamente al nero e non avevamo la possibilità di prendere una casa da soli, sia perché gli affitti dei bilocali in città superano i 600 euro al mese sia perché venivamo rifiutati da tutte le agenzie immobiliari che chiedono mille garanzie e busta paga alta, mentre il nostro reddito non era ritenuto sufficiente. Leggi tutto “Apes. Case piccine: come si fa a crescer famiglia?”
Sant’Ermete non ci sta: niente mutui, vogliamo tutti i soldi e case nuove subito!
Lunedì 9 maggio la I Commissione consiliare “garanzia e controllo” del Comune di Pisa è stata convocata a discutere sulla “sparizione” dei 10 milioni di euro per la costruzione delle case popolari di Sant’Ermete (qui l’audio). In commissione erano presenti diversi consiglieri, il direttore Giorgio Federici e l’amministratore delegato dell’Apes Lorenzo Bani e – come uditori, sebbbene non abbiano rinunciato a far valere il proprio di diritto di prendere parola al momento opportuno – anche una delegazione del Comitato di quartiere di Sant’Ermete.
Dalla seduta è stato confermato che i 10 milioni di euro che la Regione aveva stanziato per i lavori di ricostruzione degli alloggi sono stati tolti dal bilancio. Inoltre la copertura finanziaria da parte delle Istituzioni regionali per l’emergenza abitativa è per l’anno 2016 pari a zero. Infine, oltre al danno arriva la beffa: alla fine della seduta e solo dopo numerosi sollecitazioni, è stato detto che mancano all’appello altri soldi necessari alla ricostruzione anche del primo blocco di via Emilia. Su un totale di 5 milioni di euro della tranche per il completamento della ricostruzione degli alloggi, la Regione Toscana non ha stanziato un milione e trecento mila euro! Leggi tutto “Sant’Ermete non ci sta: niente mutui, vogliamo tutti i soldi e case nuove subito!”
Sparito un altro milione per le case di Sant’Ermete, cittadini sul piede di guerra
Si è tenuta ieri pomeriggio la seduta della Seconda Commissione di controllo e garanzia che avrebbe dovuto fornire risposte riguardo ai tempi e ai fondi necessari per l’abbattimento e la ricostruzione delle case popolari di Sant’Ermete.
Gli abitanti del quartiere si erano dati appuntamento per un presidio informativo sotto al Comune, mentre una loro delegazione veniva ricevuta in commissione. Un inspiegabile e ingente schieramento di forze, tra vigili, polizia e carabinieri era presente in piazza; specchio, probabilmente, del nervosismo delle istituzioni costrette a confrontarsi ancora una volta con cittadini attenti ai loro sprechi e malefatte.
Le notizie giunte dalla commissione hanno il sapore dell’assurdo: non solo è confermata l’assenza dei 10 milioninecessari ai lavori, ma all’appello mancano un ulteriore milione e 300 mila euro, mettendo a rischio anche il semplice abbattimento del primo lotto di case ad ora sfitte e lasciate al degrado. Leggi tutto “Sparito un altro milione per le case di Sant’Ermete, cittadini sul piede di guerra”
Corteo in Sant’Ermete e azione di protesta nelle case vuote
Dopo giorni di presidio permanente non si placa la protesta in Sant’Ermete; ieri pomeriggio una manifestazione ha attraversato il quartiere.
Circa cento persone verso le 15.00 hanno iniziato a muoversi in corteo; in testa i tanti anziani che, dopo una vita passata all’interno di case fatiscenti, si sono stancati di attendere e di ascoltare promesse.
Nei giorni scorsi il Comune e l’Apes hanno portato avanti un pietoso teatrino, cercando di scaricare tutta la colpa sulla Regione e di etichettare come violenti gli abitanti di Sant’Ermete che protestano per vedersi riconoscere i propri diritti. Ma la realtà è evidente: queste istituzioni hanno sottoscritto un protocollo che prevedeva 10 milioni di finanziamento e tempi certi per l’evacuazione dalle case fatiscenti e l’edificazione di nuovi alloggi; ad oggi i tempi sono stati abbondantemente superati e questo finanziamento pare svanito nel nulla. Leggi tutto “Corteo in Sant’Ermete e azione di protesta nelle case vuote”
4° giorno di presidio a Sant’Ermete. Continua la lotta per le nuove case
La lotta per le nuove case popolari, esplosa dopo la notizia che i 10 milioni che dovevano essere stanziati dalla regione Toscana non sono più disponibili, sta continuando e il presidio permanente ha preso forma ed è partecipato sempre di più. Sono tantissime le famiglie che si uniscono alla lotta e che si autoriducono l’affitto. Dopo le proteste di ieri alla sede dell’Apes in cui decine di abitanti del quartiere hanno voluto guardare in faccia uno dei diretti responsabili di questo scandalo, ovvero il presidente Bani, ecco il Secondo Comunicato dal presidio permanente con cui il Comitato di quartiere da delle delucidazioni riguarda all’intera vicenda.
Siamo arrivati al quarto giorno di presidio permanente in Sant’Ermete per ottenere le nuove case del progetto di riqualificazione. L’assessore Zambito ed il Presidente dell’Apes, Bani, non hanno ancora risposto alle domande che il quartiere da una settimana vuole conoscere. Dove sono finiti i 10 milioni di euro? Perché per anni è stato detto e sbandierato ai quattro venti che le case nuove sarebbero state costruite con un finanziamento pubblico ed adesso questa cosa è messa in discussione? Quali sono le reali volontà delle Istituzioni sul nostro quartiere? Leggi tutto “4° giorno di presidio a Sant’Ermete. Continua la lotta per le nuove case”
Primo comunicato dal presidio permanente di Sant’Ermete
Ieri nella piazza del quartiere di Sant’Ermete, centinaia di persone hanno dato vita ad una grande assemblea. E’ stato un momento dove rabbia e lucidità hanno squarciato le bugie che il Bani e la Zambito ci hanno detto in tutti questi anni. L’assemblea si è svolta senza la presenza dell’Assessore Zambito né del presidente della Ctp 3 che erano stati chiamati dal Comitato per dare spiegazioni al quartiere. ASSENZE CHE RITENIAMO INGIUSTIFICATE: non si può venire nelle piazze solo per fare passerelle e promesse. E’ proprio quando vengono fuori i problemi che i rappresentanti istituzionali devono assumersi la propria responsabilità e metterci la faccia.
L’assemblea ha affrontato nel dettaglio, con carte dei progetti alla mano, la storia del progetto di riqualificazione e tutti i passaggi che in questi anni ne hanno ritardato il compimento, creando disagio alle persone e sperperando milioni di euro pubblici. La notizia data dal Presidente Lorenzo Bani e confermata sui giornali dalla Zambito della “sparizione” dei 10 milioni di euro è solo l’ultima grande beffa di una vicenda che da anni prende in giro gli abitanti. Di 18 milioni di euro complessivi per realizzare il progetto di ricostruzione delle 260 case, ben 8 milioni sono già stati spesi, a causa di sbagli di progetti, fallimento delle ditte etc.. per la realizzazione degli alloggi di via bandi (solo un quarto del progetto). E’ passato più di un anno da quando il cantiere fantasma di via Emilia rappresenta il degrado più grande del quartiere. Degrado visibile a tutta la città dopo che Apes ha spaccato tutti i sanitari degli appartamenti per evitare la loro occupazione e poi recintarli con lamiere dal costo di decine di migliaia di euro. Leggi tutto “Primo comunicato dal presidio permanente di Sant’Ermete”
10 milioni rubati e niente nuove case popolari: a Sant’Ermete tende in piazza, inizia la lotta
In circa un centinaio hanno partecipato questo pomeriggio all’assemblea pubblica di quartiere nella piazza tra le case popolari di via Emilia. Sabato scorso con una conferenza stampa il comitato di quartiere di Sant’Ermete aveva reso noto quanto appreso dai dirigenti APES pochi giorni prima: i dieci milioni messi a bilancio dalla Regione Toscana per la ricostruzione delle vecchie case popolari sono spariti. Per effetto del rimborso alle banche con il patto di stabilità e di scelte politiche orientate ad altre priorità, come il People Mover per la Pisa turistica, sono stati sottratti i soldi per completare il progetto di abbattimento delle vecchie case e la costruzione dei nuovi alloggi.
Nel corso di questa settimana un incessante lavoro di comunicazione tra gli abitanti del quartiere, condominio per condominio, interno per interno, ha condiviso la notizia. La beffa è stata realizzata. “Per più di tre anni le promesse dell’amministrazione fatte a tutti noi ci hanno fatto credere di poter morire in case dignitose. Ora la verità: ci hanno preso per il culo!”, urla un abitante delle vecchie case all’assemblea. “Sbagliamo a dire che questi soldi sono spariti: i soldi non spariscono, vengono rubati per imbuzzare i soliti noti, chi mangia con gli affari e la politica. Soldi al People Mover e non alle case popolari”. Leggi tutto “10 milioni rubati e niente nuove case popolari: a Sant’Ermete tende in piazza, inizia la lotta”
Spariti 10 milioni per le case popolari. Sant’Ermete in rivolta: “vogliamo subito le case nuove!”
I dieci milioni messi a bilancio dalla Regione Toscana per la ricostruzione a Sant’Ermete delle vecchie case popolari sono spariti. Per effetto dei tagli e di scelte politiche orientate ad altre priorità sono stati sottratti i soldi per completare il progetto di abbattimento delle vecchie case e la costruzione dei nuovi alloggi. Questo è emerso in un incontro tenutosi mercoledì 30 marzo presso la sede dell’APES tra il comitato di Sant’Ermete e i vertici dell’azienda comunale per l’edilizia popolare: il presidente Lorenzo Bani, il direttore Giorgio Federici ed il responsabile tecnico Enrico Quinti.
Il progetto, avviato nel 2011, prevedeva la costruzione di 290 nuovi alloggi, aree verdi e parcheggi al posto delle 240 vecchie case costruite nel 1947 e mai sottoposte a interventi di manutenzione strutturale. Secondo le tappe del piano cosiddetto di “riqualificazione e ripopolamento” i primi quattro palazzi di via Emilia erano stati evacuati, recintati e cantierizzati in vista dell’abbattimento che avrebbe poi lasciato spazio alle nuove case. Nel frattempo gli abitanti evacuati sono stati trasferiti nei 48 nuovi appartamenti di via Bandi, le cosiddette case volano inaugurate l’anno scorso nelle quali ospitare i vecchi alloggiati e poter dar via al piano progressivo dei vecchi lotti. Leggi tutto “Spariti 10 milioni per le case popolari. Sant’Ermete in rivolta: “vogliamo subito le case nuove!””