Comunicato dei Comitati di quartiere di Pisa riuniti e famiglie senza casa
Oggi venerdì 20 novembre abbiamo appreso dalla stampa che il Sindaco Filippeschi nel consiglio comunale di ieri, ha comunicato di aver denunciato alla procura della repubblica i partecipanti alla manifestazione di venerdì scorso, colpevoli di aver occupato l’atrio di palazzo Gambacorti. Il Sindaco inoltre afferma che la città è stanca di questa drammatizzazione dei problemi e che non ammette più che i comitati protestino agli uffici comunali, chiedendo appunto alla magistratura di punire chi trasgredisce le regole.
Ci teniamo, come comitati di quartiere e famiglie in emergenza abitativa a ricostruire gli ultimi avvenimenti e a dare un giudizio e delle indicazioni al nostro sindaco.
Venerdì 13 novembre una manifestazione annunciata da settimane è partita da Sant’Ermete, coinvolgendo tantissime persone, dagli anziani ai bambini delle scuole elementari, per protestare contro il mancato inizio dei lavori di riqualificazione delle case vecchie su via Emilia. Lavori annunciati dall’assessore Zambito più volte, e che da mesi invece sono fermi, riducendo il quartiere al degrado ed a mancanza di sicurezza, e soprattutto facendo perdere la pazienza alle 300 famiglie che da anni aspettano questo benedetto progetto senza vedere fatti concreti, ma solo affitti salati per delle case vecchissime, piccole e non a norma.
Questa protesta è sfociata al Comune di Pisa, dove si sono aggiunte tutte le famiglie che da dicembre scorso aspettano il riconoscimento dei punti per la morosità incolpevole nella graduatoria delle case popolari del bando 2013 e che sono state escluse in maniera illegittima, creando un problema enorme riguardo agli sfratti e all’assegnazione delle case popolari.
Alle 16 i cittadini hanno semplicemente aperto il portone del palazzo comunale socchiuso (che doveva essere aperto poiché in orario di apertura degli uffici) ed hanno piazzato tende all’interno chiedendo un incontro urgente con il Sindaco e la Zambito. “Il tempo è scaduto… case subito”, è il titolo della protesta, perchè siamo stufi del comportamento di Istituzioni che privilegiano costruttori e palazzinari nel mentre per le migliaia di famiglie dei quartieri i soldi non ci sono mai, le case non arrivano mai, ed in più siamo continuamente presi in giro! Quello che è successo nelle ore successive è ormai noto a tutti e ricostruito con video, foto e testimonianze. Il sindaco ha rifiutato ogni dialogo ed ha ordinato a poliziotti, carabinieri e vigili di compiere un’azione di forza contro i presenti nell’atrio. Ci sono state cariche che hanno malmenato indistintamente persone di 60 anni e giovani. Da parte nostra, non ci siamo fatti spaventare ed abbiamo RESISTITO fino a mezzanotte. “Vogliamo le case di Bulgarella” e “noi da qui non ce ne andiamo” sono le frasi che abbiamo ripetuto e che stanno diventando patrimonio di una intera città che non ha più fiducia in Filippeschi e che si è stancata di subire in silenzio le prepotenze di questa classe politica che lascia Bulgarella ed altri ricchi palazzinari accumulare debiti di milioni di euro a nostre spese, nel mentre famiglie senza casa o in attesa di graduatoria definitiva, si vedono escluse da ogni garanzia. Questo non è più accettabile. Per questo il giorno successivo sotto il Comune centinaia di pisani hanno detto che la misura è colma è che è arrivato il momento di sfiduciare questo Sindaco. Vogliamo le case, vogliamo i diritti, non accettiamo più prese in giuro.
La denuncia che il sindaco ha fatto alla procura della repubblica nei confronti delle legittime proteste di venerdì per noi vuol dire una cosa sola: ha paura.
Noi condanniamo in ogni modo l’idea che in un momento di forte crisi del governo della città, nel momento in cui viene allo scoperto nello stesso consiglio comunale che questa giunta ha per anni concesso appalti a imprenditori senza accertarsi delle dovute garanzie per completare i lavori, nel momento in cui si riconosce pubblicamente che non sono mai stati chiesti indietro milioni di euro per tasse non pagate ai grandi proprietari,il Sindaco provi a minacciare i cittadini che protestano per avere le case. Famiglie che fanno parte delle 1200 che sono in attesa della graduatoria definitiva ERP, famiglie che fanno parte delle 300 che in Sant’Ermete aspettano i lavori di riqualificazione. Famiglie che sono tra le 400 con provvedimenti di sfratto esecutivo.
Noi comitati di quartiere non accettiamo di essere “becchi e bastonati”, continueremo sempre di più a farci sentire per reagire a questi soprusi e a queste vere e proprie discriminazioni che il Sindaco mette in campo. Non è un caso che questa denuncia venga fatto a noi, invece che a tutti quei privilegiati che hanno avuto dalla giunta favori e concessioni in questi anni. Non è un caso che questo Sindaco abbia paura delle proteste sulle graduatorie e sulle commissioni! Sappiamo tutti che il marcio è proprio lì! Quando vengono escluse dai punteggi famiglie che hanno lo sfratto per morosità incolpevole, quando vengono lasciate nel dimenticatoio dalle commissioni “perchè non ci sono case” nuclei che abitano in 7 persone in due vani e che da 10 anni aspettano un cambio alloggio, quando vengono eseguito sfratti con la forza pubblica anche se il prefetto fa un’ordinanza che la sospende… dov’è il Sindaco? Forse è impegnato a parlare con Bulgarella per garantirgli che i cittadini pisani non riscuoteranno mai i milioni di euro che gli deve.
Non è un caso che questa denuncia arriva ora che la commissione territoriale deve decidere sulla sospensione degli sfratti, o adesso che la commissione consiliare deve prendere parola sul riconoscimento dei punti per la morosità incolpevole. E soprattutto ora che una grande parte della città ha annunciato di volersi riprendere le risorse che in questi anni il Comune ci ha depredato, a partire dai Frati Bigi di Bulgarella!
Il Sindaco Filippeschi pensa che così facendo diminuiranno le persone che non accetteranno in silenzio di andare in mezzo alla strada? Pensa che scompariranno con la bacchetta magica quelle centinaia di famiglie che giorno dopo giorno si arrabbiano perchè quando chiedono sussidi gli viene risposto “non ci sono i fondi”, e nel mentre ora TUTTI SANNO dei soldi che il sindaco non riesce e non vuol riscuotere dai vari Bulgarella, Madonna, Bottai, Pampana, Mazzarosa?
Noi comitati di quartiere e famiglie sotto sfratto e senza casa diciamo: “se è reato combattere per i nostri diritti quando chi governa ci penalizza e ci esclude, bene, allora NOI SIAMO TUTTI COLPEVOLI, di lottare per avere una casa e la dignità”. E chiediamo al sindaco di non fare la denuncia contro ignoti, ma di metterci i nostri nomi e cognomi. DENUNCIATECI TUTTI!
Ci vediamo per una conferenza stampa lunedì 23 novembre e alle ore 12 sotto il Comune.