E’ continuata stamattina la tre giorni di lotta per la casa con una lunga mobilitazione alla sede dell’Apes, dove si stava svolgendo la commissione ERP. Le famiglie presenti hanno protestato con tre rivendicazioni principali. Uno dei punti al centro dell’attenzione era la gestione dei ricorsi nella graduatoria di casa popolare: a molte persone erano infatti stati decurtati i punti per lo sfratto, nonostante questo bando fosse precedente alla Legge Saccardi. In secondo luogo si chiedevano soluzioni concrete per le famiglie in sovraffollamento, molte delle quali stanno sopportando da anni situazioni invivibili senza avere il cambio alloggio che gli spetta. Infine si domandavano risposte reali per le famiglie in emergenza abitativa, quelle cioè con necessità immediata di un alloggio, anche provvisorio.
Un presidio di decine di persone attendeva fuori, tra cori, interventi e slogan, mentre una delegazione prendeva parte alla commissione; è risultato evidente fin da subito, però, che l’intenzione dei membri della commissione era quella di tergiversare ed evitare di entrare nel merito delle questioni. Per questo dopo un po’ anche le famiglie che attendevano fuori si sono spostate all’interno della sala, reclamando a gran voce la presenza dell’assessore alla casa Zambito, per ottenere risposte e impegni precisi.
La Zambito è stata contattata e dopo diverso tempo si è presentata in commissione, evidentemente scocciata; anche lei ha immediatamente tentato di aggirare le questioni spinose ricorrendo a vaghe promesse e rassicurazioni. Però, di fronte alle incalzanti domande dei presenti, decisi a non farsi prendere in giro per l’ennesima volta, alla fine l’assessore Zambito ha gettato la maschera: urlando e insultando le famiglie in emergenza abitativa ha lasciato la sala.
I problemi evidenziati dai manifestanti sono ben lontani dal trovare soluzione; questa volta però le famiglie in emergenza abitativa hanno respinto le rassicurazioni e le briciole offerte dalle istituzioni: è bastato così poco per mettere in crisi le istituzioni e una commissione che giorno dopo giorno si mostra sempre più inadeguata nell’affrontare le reali necessità. La tre giorni di lotta per la casa si concluderà con la mobilitazione di domani.