Volantinato in occasione della cerimonia di consegna dei nuovi alloggi popolari
Oggi 28 febbraio vengono assegnate dopo diversi anni le prime case popolari del nuovo progetto di riqualificazione del quartiere Sant’ermete. Questa è l’occasione per tante famiglie di entrare a vivere in delle case a norma, abitabili e lasciare quelle vecchie costruite nel dopoguerra ormai in tanti casi ridotte a brandelli.
Per tante famiglie, grazie alla mobilitazione del quartiere, sarà anche l’occasione in cui farla finita col sovraffollamento: infatti quasi un quarto degli alloggi di via bandi andrà a sanare quella grave situazione di sovraffollamento di nuclei che da tanti anni si trovano a vivere in 2, 3, 4 persone nella stessa camera!
Ma questo miglioramento rischia di vedere escluse tutte quelle famiglie che da anni abitano in una casa popolare per emergenza abitativa. Questo tipo di assegnazione straordinaria è fatta per quelle famiglie che hanno ottenuto la casa popolare poiché hanno avuto gravi situazioni di disagio (sfratti esecutivi, gravi problemi di salute, senza fissa dimora etc..). Purtroppo le case assegnate in emergenza finiscono per essere “di serie b”, e molte famiglie si ritrovano ad accettare alloggi fatiscenti o troppo piccoli per il nucleo.
La cosa più grave è che questa situazione non è temporanea, ma in molti casi si trascina per anni e anni. Qui a Sant’ermete abbiamo famiglie che hanno preso la casa in emergenza abitativa che vivono in 6 persone in due stanze! Oppure famiglie gravemente malate al 100% di invalidità che non possono uscire di casa poiché sono al terzo piano.
Questa situazione è intollerabile non solo umanamente ma anche perchè le soluzioni ci sono! L’Apes stessa ha rilevato grazie alla lista fatta dai quartieri che esistono decine e decine di alloggi VUOTI che potrebbero sanare questa situazione!
E allora perchè non viene risolta questa situazione? Per due motivi, ci dicono dall’Apes:
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la mancanza di fondi per ristrutturare le case vuote
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l’impossibilità di ottenere un cambio alloggio per chi è in emergenza abitativa, e che da anni aspetta la regolarizzazione della propria assegnazione.
Allora noi comitati di quartiere e le famiglie in emergenza abitativa chiediamo e affermiamo con forza al presidente della Regione Rossi, al Sindaco Filippeschi e all’Assessore Zambito:
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l’immediato sblocco di finanziamenti per ristrutturare gli alloggi vuoti, utili a migliorare la vita di tantissime persone.
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L’applicazione dei progetti di autorecupero da parte degli inquilini assegnatari, così da poter utilizzare da subito gli alloggi vuoti!
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La trasformazione e la sanatoria in assegnazioni ordinarie di tutti quei nuclei che da tanti anni vivono in case popolari in emergenza abitativa e che per problemi esclusivamente BUROCRATICI sono privati del diritto ad un alloggio dignitoso!
Il sovraffollamento è una piaga da debellare: è per questo vogliamo che le regole e i regolamenti siano fatti in funzione dei bisogni e dei diritti delle persone, e non che le persone si adeguino a dei regolamenti assurdi!
In questo senso critichiamo in maniera forte e determinata la proposta nella nuova Legge regionale di modificare la mobilità degli alloggi rendendo coatto lo spostamento in alloggi più piccoli delle famiglie che da anni vivono in determinati alloggi popolari!
La soluzione al sovraffollamento è quella di recuperare gli alloggi vuoti e di snellire la burocrazia delle assegnazioni!
28.02.2015 Comitato di quartiere Sant’ermete