Auto-riduzione! Decine di inquilini degli alloggi di via Castelnuovo Tedesco hanno annunciato durante la conferenza stampa che si è svolta stamattina la loro decisione di auto-ridursi i canoni di affitto. L’iniziativa di oggi è il primo passo del nascente Comitato, determinato a dare battaglia affinchè gli affitti vengano equiparati ai canoni degli alloggi ERP. Intanto, nessuno pagherà un centesimo in più!
Si tratta di famiglie vincitrici del bando pubblicato nel 2005 dal Comune di Firenze per accedere ad affitti a canone agevolato. Trattasi di circa 90 alloggi privati affittati dal Comune e quindi subaffittati ai vincitori del bando. Un bando pensato dal Comune per la cosiddetta “fascia grigia” composta da famiglie a redditi bassi che non avevano i requisiti per partecipare ai bandi ERP ma che sono oggettivamente in difficoltà a sostenere un affitto a prezzo di mercato.
La realtà di questi anni è stata ben diversa: affitti sempre più alti che hanno di fatto raggiunto – e in alcuni casi anche superato – i prezzi di mercato e a cui si sommano pesanti spese di condominio e di manutenzione a carico degli inquilini. Si arriva a pagare 600/700 euro per un bilocale e 900 per tre camere.
Ma non solo: tra due anni i contratti andranno in scadenza. Nonostante molti solleciti – individuali e collettivi – le istituzioni continuano a non dare risposte a chi chiede “che cosa sarà di noi?”
… e mentre i canoni di affitto lievitavano, gli effetti della crisi hanno aggravato la situazione economica di moltissime famiglie, determinando una situazione intollerabile.
Una condizione condivisa anche da alcuni inquilini di case private che hanno partecipato all’iniziativa denunciando il caro-affitti ed evidenziando le decine di alloggi rimasti sfitti all’interno del plesso residenziale in questione, costruito sull’area ex-Sime.
Agevolazioni e garanzie… per chi? A conti fatti, le vere agevolazioni sono quelle di cui hanno potuto godere costruttori e proprietari. Si tratta dei soliti noti – leggi Baldassini-Tognozzi-Pontello – che con gli alloggi di via Castelnuovo Tedesco si sono mangiati un pezzo di città costruendo e cementificando, il tutto godendo di importanti sconti sugli oneri di urbanizzazione e favori di vario tipo da parte delle istituzioni. Perfino la magistratura indaga in questo senso ex-assessori e l’ex-presidente e a.d. della BTP.
Prendendo in affitto questi appartamenti, il Comune di Firenze in questi anni non ha fatto altro che garantire al privato gli incassi di affitti di fatto a prezzo di mercato. Mentre dall’altra parte sono più di dieci i nuclei familiari in difficoltà economica che stanno subendo uno sfratto esecutivo per morosità. Anche in questo caso garanzie di profitto e rendita per il privato e nessuna garanzia agli inquilini sul proprio diritto alla casa: e hanno il coraggio di spacciare queste vergogne per misure di welfare sociale e sostegno alle famiglie!
Il solito, per i soliti. Nulla di nuovo, purtroppo.La vicenda di via Castelnuovo Tedesco è solo uno degli effetti delle politiche di privatizzazione del welfare che le istituzioni stanno portando avanti a tutti i livelli. Rispetto alla casa questo processo si traduce nella progressiva scomparsa dell’edilizia residenziale pubblica dagli orizzonti futuri e il farsi largo di tutta una serie misure come gli affitti agevolati a comune garante, i contributi-affitto, i contributi morosità, le strutture per senza-casa e soprattutto il tanto sponsorizzato Housing Sociale: tutte misure che riempiono di soldi le tasche di proprietari, banche, costruttori e cooperative “amiche” e che costituiscono delle non-risposte al problema-casa che vivono migliaia di famiglie. Il loro effetto, al contrario è quello di mantenere alti i prezzi degli affitti e invariata la rendita, continuando ad alimentare il problema e le condizioni di precarietà.
Undicimila a Firenze restano gli alloggi sfitti.
Inquilinato ribelle. Vedremo nei prossimi giorni le reazioni delle istituzioni alla conferenza stampa di stamattina e all’autoriduzione di massa che verrà praticata da questo stesso mese. Una cosa è sicura: mentre questo diventa “il modello” di welfare proposto dalle istituzioni – e in questa direzione va il Piano-casa del Governo Renzi – solo il sorgere al loro interno di forme di inquilinato ribelle può essere capace di garantire il diritto alla casa per tutti e tutte!
Gli inquilini di Via Castelnuovo Tedesco con il sostegno del Movimento di Lotta per la Casa