Si incrementa la lotta per la casa a Cascina

Dopo il primo picchetto antisfratto difeso dal Progetto Prendocasa qualche settimana fa ad una mamma, lavoratrice della Sodexo e sua figlia, studentessa della scuola magistrale e dopo il presidio di dieci giorni fa sotto il Comune di Cascina per protestare e ottenere il blocco di tutti gli sfratti, oggi una nuova mobilitazione dei cittadini di questo Comune. Un picchetto composto dalle famiglie di Prendocasa, abitanti cascinesi e dei quartieri popolari di Sant’Ermete e Gagno, hanno sostenuto una donna italiana con due figlie che rischiavano di essere buttate in mezzo alla strada senza nessuna soluzione in cambio.

La famiglia ha pagato finchè ha potuto l’oneroso affitto di 700 Euro e recentemente, con la perdita del lavoro in una ditta di pulizie, è stata costretta a smettere di pagare l’affitto. Dopo qualche minuto dall’inizio del presidio, una volante di carabinieri ha raggiunto l’abitazione, pretendendo il riconoscimento di tutti i presenti al picchetto ed intimidendo la famiglia sotto sfratto. Il presidio non si è tirato indietro ma ha continuato a restare davanti al portone dell’abitazione.

Dopo qualche minuto è arrivato anche l’ufficiale giudiziario che ha rinviato lo sfratto soltanto di due settimane.

Il presidio si è spostato poi sotto al Comune di Cascina, dove dopo qualche intervento al megafono che spiegasse a tutte le persone che attraversavano il corso la mobilitazione di questa mattina, il presidio si è spostato all’interno degli uffici comunali. Le famiglie cascinesi hanno avuto un breve dibattito con i funzionari del comune a cui hanno strappato un incontro per domani mattina (sabato) alle 10, per discutere sulla proposta del blocco degli sfratti e dell’utilizzo del patrimonio pubblico immobiliare per metterlo a disposizione dell’emergenza abitativa e delle famiglie in difficoltà economiche. L’incontro di domani mattina con le istituzioni cascinesi sarà un primo momento importante in vista dell’incontro della Lode pisana, vertice provinciale tra i sindaci dei comuni di Pisa.

Anche a Cascina, interland della città di Pisa dove le speculazioni sugli affitti sono cresciuti a vista d’occhio negli ultimi anni, stanno nascendo forme di lotta sul diritto all’abitare. Tra le famiglie che oggi erano presenti alla mobilitazione, due subiranno il tentativo di accesso dell’ufficiale giudiziario con forza pubblica previsti per il 12 e 17 marzo. Queste due date saranno fondamentali per continuare ad organizzare momenti di resistenza agli sfratti e organizzazione per tutti quei cittadini cascinesi che, come in tante altre zone e quartieri della città di Pisa, stanno iniziando a lottare ed a non avere più paura.