Pisa: il quartiere Cep invade i campi sportivi abbandonati

Manifestazioni, blocchi e occupazione degli impianti sportivi nel quartiere del Cep dove un corteo compatto di 80 persone è partito da Piazzale Donatello nel centro del quartiere fino ad arrivare ai nuovi campi sportivi.

Ieri mattina il quartiere del Cep si è mobilitato infatti per riprendersi gli impianti sportivi finiti di costruire l’anno scorso e inaugurato con la partitella giocata da “Pisa Vip” composta da assessori del Partito Democratico e una squadra del quartiere durante le elezioni di maggio. Dopo quella finta inaugurazione gli impianti sportivi non sono stati più riaperti. Inoltre il quartiere del Cep è stato privato dei vecchi impianti di calcio dove veniva organizzato dai ragazzi del Cep il torneo in ricordo di Marchino, ragazzo del quartiere ed ultras del Pisa scomparso sei anni fa in un incidente stradale. Il vecchio campino, insieme alla voga, sono stati abbattuti per iniziare un cantiere enorme per la costruzione di case popolari che ormai è fermo da due anni.

In queste settimane diversi abitanti del quartiere popolare si sono mobilitati con assemblee di quartiere e volantinaggi che annunciavano che domenica 23 febbraio, il quartiere promuoveva una giornata di mobilitazione, di festa e di riappropriazione.

Per tutta la settimana un presidio fisso di polizia monitorava e difendeva gli impianti sportivi abbandonati. Ma ieri mattina il corteo con in testa lo striscione “il degrado lo avete portato voi coi vostri cantieri”, riferito alle speculazioni edilizie dell’amministrazione, è riuscito a sfondare i cancelli dei campi sportivi. Una quindicina tra polizia, vigili e digos non hanno potuto far altro che scansarsi per non essere travolti dalla rabbia del Cep.

Una volta riaperti gli impianti a tutto il quartiere è stato organizzato un torneo di calcio a 7, a cui hanno partecipato le squadre del Cep ma anche dei quartieri di Sant’Ermete e di Gagno, venuti a sostenere l’iniziativa; l’occupazione simbolica terminata in serata ha l’obiettivo di ottenere l’apertura gratuita mattutina e pomeridiana di questi impianti per i giovani del quartiere che non hanno altri spazi dove poter socializzare e stare insieme.

Un altro quartiere si riprende ciò che viene abbandonato dal Comune. In queste settimane i quartieri popolari di Pisa sono in agitazione: le condizioni di impoverimento generali e sistematiche iniziano a stare strette ad un proletariato che non ha più intenzione di stare fermo a guardare.

La strada per la libertà passa dal conflitto… ed i quartieri popolari lo stanno praticando!