Giornata di lotta molto lunga per diversi cittadini di Pisa: abitanti di Sant’Ermete, disoccupati e famiglie sotto sfratto del Progetto Prendocasa hanno protestato e portato avanti le battaglie quotidiane contro il carovita e contro il distacco delle utenze in più punti della città.
Di seguito la cronaca dell’intera giornata.
Sant’Ermete incontra i supermercati per i buoni spesa
Dopo un mese di picchetti e blocchi ai supermercati della Grande Distribuzione Organizzata (Carrefour, Pam, Coop ed Esselunga) delle scorse settimane, questa mattina alle 10 allo Spazio Popolare Occupato nel quartiere si è tenuto un incontro a cui hanno partecipato i dirigenti della Coop e del Carrefour. Assenti i dirigenti di Pam e Esselunga, mentre la Società della Salute non ha partecipato ma ha comunicato di voler proseguire insieme agli abitanti del quartiere popolare, un percorso comune con la partecipazione ai prossimi incontri.
Durante l’incontro gli abitanti di Sant’Ermete hanno espresso la volontà di iniziare una trattativa che porti all’erogazione di buoni spesa concessi dai supermercati, per allestire un centro di distribuzione alimentare ed una mensa popolare gestita dagli iscritti al Comitato nel quartiere.
I rappresentanti di Coop e Carrefour sono sembrati disponibili a trattare sui buoni spesa. Il prossimo incontro sarà per il 10 febbraio e se non parteciperanno Esselunga e Pam, gli abitanti di Sant’Ermete hanno già annunciato la ripresa delle mobilitazioni e dei blocchi.
Protesta contro il distacco delle utenze alle Acque S.p.a
Dopo l’incontro con i supermercati, alcuni abitanti di Sant’Ermete hanno raggiunto le famiglie sotto sfratto e gli occupanti di case del Progetto Prendocasa nel quartiere di Cisanello dove ha sede l’azieda delle Acque S.p.a.
Nei giorni passati sono stati diversi i casi di distacco dei contatori dell’acqua alle famiglie di diversi quartieri della città e sono sempre più frequenti le visite mattiniere degli operai di Acque che si presentano fuori dalle case. Spesso si presentano alle 6 di mattina per intervenire al distacco di questa utenza fondamentale per l’igiene e la salute delle famiglie.
Circa quaranta persone hanno protestato davanti agli uffici, con volantini e striscioni “Bollette, affitto e spesa sempre più cari. No al distacco delle utenze!”. Il presidio si è spostato all’interno degli uffici dove le dipendenti di Acque hanno chiamato il direttore Ferrante che è arrivato dopo mezz’ora ed ha incontrato i manifestanti. Nonostante la strafottenza del direttore, il presidio di protesta è riuscito ad ottenere un incontro con i vertici di Acque S.p.a. che si terrà nei prossimi giorni, per discutere sulla possibilità di innestare una moratoria per i cittadini morosi che non riescono più a pagare questo servizio essenziale.
Blocchi stradali a Cisanello
Terminata la protesta ad Acque S.p.a., il presidio si è spostato di fronte a Esselunga, in via Matteucci, arteria principale di comunicazione con il centro città. Qui è stato allestito un gazebo con sedie e tavolini a bordo della strada, dove, circa cinquanta persone, hanno bloccato la strada a più riprese, volantinando a chi andava a fare la spesa e fermando gli autobus e le macchine. Molte persone si sono fermate ed hanno solidarizzato con la protesta. Lo striscione utilizzato per il blocco stradale recitava: “Contro tasse, sfratti e disoccupazione, ribaltiamo l’austerity!”.
Il blocco stradale di oggi è riuscito ad ottenere una grande visibilità in città, continuando a praticare così forme di blocco e di protesta contro le politiche di austerità del governo. Così come durante la settimana del 9 dicembre, in cui migliaia di persone sono scese nelle strade a protestare, anche oggi si è verificata questa dinamica. Al blocco di oggi infatti, hanno partecipato diverse generazioni di impoveriti: giovani disoccupati, famiglie migranti e italiane insieme unite dallo stesso problema dello sfratto, anziani che subiscono il distacco delle utenze e la riduzione delle pensioni.
Questa composizione eterogenea che oggi è scesa in piazza, ha dimostrato che l’austerità si può combattere, ma soltanto mettendosi contro e scendendo nelle strade, bloccando e occupando. Le mobilitazioni contro gli sfratti e contro il carovita nella città di Pisa continueranno anche nei prossimi giorni.