Massa, Garibaldi occupato: la lotta paga!

Massa: a pochi giorni dall’occupazione di una palazzina in pieno centro, ex sede della Banca d’Italia restituita dal movimento di lotta per la casa locale ad alcune famiglie sotto sfratto, i risultati concreti della lotta sono già sotto gli occhi di tutti: le famiglie hanno infatti ottenuto la garanzia di ricevere a breve una sistemazione dignitosa per tutti/e.

Ancora una volta, di fronte ad istituzioni sorde e incapaci di dare soluzioni a bisogni reali come quello del diritto all’abitare, solo la lotta paga!

Di seguito il comunicato del Movimento di lotta per la casa Massa e C.s.o.a. Casa Rossa.

#OCCUPY BANKITALIA: LA LOTTA DAL BASSO PAGA!

Dopo pochi giorni dall’occupazione della palazzina di piazza Garibaldi, le famiglie occupanti hanno ottenuto ciò che volevano, una sistemazione dignitosa dove poter vivere. Il plauso del risultato raggiunto non va certamente alle amministrazioni comunali che per mesi si sono disinteressate delle condizioni di vita deplorevoli di queste famiglie, ma alla lotta concreta che le famiglie hanno saputo portare avanti, arrivando ad occupare un edificio che rappresenta l’emblema del potere capitalista nel nostro paese. Durante questi giorni, la determinazione degli occupanti ha messo con le spalle al muro le istituzioni, che, vista la portata del gesto, hanno fatto in poco più di 48 ore, quello che non hanno voluto fare in 6 mesi.

Se oggi termina l’esperienza del “Garibaldi Occupato”, non termina invece la lotta per il diritto all’abitare che prende questa vittoria, non come una fine, ma come un punto di partenza per rilanciare ancora con più forza la volontà di riappropriarsi di un diritto che viene continuamente negato dalle istituzioni.

Con il presidio di oggi intendiamo ripartire e rilanciare parole d’ordine concrete come il blocco degli sfratti e la requisizione degli edifici abbandonati da parte del comune, consci del fatto che, qualora queste richieste non venissero soddisfatte, saremo in grado di realizzarle dal basso sfidando ancora una volta i “poteri forti”.

Le persone che ci hanno conosciuto in questi pochi giorni sanno che non andiamo in cerca di voti né di divisioni di provenienza tra le varie famiglie, il diritto all’abitare è una cosa che riguarda tutti, italiani e stranieri, e che se una famiglia di immigrati supera in graduatoria una di italiani, la colpa non è certo dei primi, ma del sistema economico e politico che, pur avendo a disposizione una miriade di immobili sfitti, non concede una casa a tutti. Anche per quanto riguarda l’idea di famiglia vogliamo scardinare il concetto stereotipato secondo il quale la famiglia, per essere considerata tale, debba essere composta da “padre-madre-figlio” ma riteniamo che un nucleo familiare possa essere composto anche da un singolo individuo. L’esperienza del “Garibaldi Occupato” ci ha insegnato che sfidare i “giganti” non è impossibile, ma, concretizzando il conflitto, anche le fortezze che sembrano inattaccabili possono essere assediate e fatte vacillare. Vogliamo quindi individuare nelle banche un obbiettivo sensibile, utile a segnalare in modo forte e determinato quelli che sono i nostri bisogni e le nostre istanze. Tra pochi giorni verrà inoltre aperto lo sportello del “Movimento di lotta per la casa” in pieno centro a Massa, dove chiunque potrà venire ad esporre i propri problemi abitativi che le istituzioni non sono in grado di risolvere.

Siamo saliti sulle spalle del gigante, e da qui il cielo è limpido e sereno.

Movimento di lotta per la casa Massa

C.s.o.a. Casa Rossa