Sant’Ermete: picchetti antisfratto, proteste e blocchi stradali

Pisa – Sono stati due giorni di lotta nel quartiere popolare di Sant’Ermete che da diversi mesi si sta ribellando ed organizzando contro la crisi e l’impoverimento.

Ieri mattina un numeroso picchetto anti-sfratto composto dagli abitanti del quartiere, ha difeso una famiglia del Marocco che abita in una delle case private dietro al complesso delle abitazioni popolari e che per la prima volta riceveva la visita dell’ufficiale giudiziario. La partecipazione degli abitanti del quartiere è riuscita a rinviare lo sfratto, poi il picchetto si è spostato alla sede della Società della Salute per far sì che i servizi sociali prendessero a carico la situazione della famiglia.

Oggi pomeriggio invece, la protesta si è spostata per le strade del quartiere: in corteo gli abitanti di Sant’Ermete hanno bloccato il traffico prima sulla via Emilia, poi hanno bloccato il cavalcavia che collega il quartiere con il centro cittadino. Questo cavalcavia è pericolosissimo, in quanto è sprovvisto di marciapiedi e piste ciclabili; tutti i giorni è percorso da bambini che vanno a scuola e dagli anziani che lo superano con la bicicletta e in questi anni non sono mancati incidenti dei quali anche mortali.

Come al solito l’amministrazione comunale è colpevole di non finanziare questi tipi di servizi essenziali per la sicurezza dei cittadini, preferendo invece spendere milioni di Euro per opere inutili come il People Mover. Questa opera inutile prevede la costruzione di un trenino senza conducente che collegherà l’aeroporto alla stazione per una tratta di un chilometro e duecento metri per la spesa folle di 68 milioni di Euro. Questa tratta è già ampiamente collegata con i treni delle Ferrovie e dagli autobus con la linea Lam Rossa. Il 15 dicembre verrà inaugurato l’inizio del cantiere.

La protesta di oggi è stata l’inizio di una lotta contro il debito per quanto riguarda le spese inutili di questa amministrazione: contestare lo sperpero di denaro in opere come il People Mover si può tradurre in lotta contro il debito, rivendicando l’utilizzo di questi soldi per sanare le condizioni di povertà, indebitamento e carenza dei servizi essenziali che soprattutto nei quartieri popolari sono ben visibili.

Domani pomeriggio alle 16 anche il quartiere di Sant’Ermete parteciperà alla mobilitazione cittadina con concentramento sotto il comune per ribadire a quei politici che è finito il tempo delle salde poltrone, adesso è il momento delle lotte.