Pisa – Ieri in tarda serata un comunicato sul sito ufficiale del Comune di Pisa, diceva che una parte delle case vuote nel quartiere verranno assegnate per l’emergenza abitativa. Questo pomeriggio gli abitanti di Sant’Ermete hanno voluto rispondere a questa piccola vittoria ma ben consci che questo risultato è stato grazie alle lotte reali. Durante la conferenza stampa è stato annunciato però che se il Comune, la Società della Salute e l’Apes non si siederanno ad un tavolo di confronto il prossimo 19 Novembre per stabilire i tempi e le condizioni di queste assegnazioni, i lavori di manutenzione per gli alloggi abitati e la presa a carico delle situazioni di emergenza sociale da parte degli assistenti sociali, gli abitanti del quartiere inizieranno ad assegnare le case in maniera autonoma, occupando le case per le famiglie in emergenza abitativa attive e partecipi nelle lotte e nei picchetti antisfratto.
Dopo la conferenza stampa con i giornali, i cittadini di Sant’Ermete sono partiti dal presidio permanente, giunto al quinto giorno consecutivo, con un corteo comunicativo tra i palazzi del quartiere e segnando con una “V”, tutte le case sfitte.
Anziani, bambini, famiglie e giovani disoccupati sono riusciti a coinvolgere tante persone che si affacciavano alla finestra, invitandoli ad attaccare gli striscioni di protesta sulle finestre e ad unirsi al corteo. Giorno dopo giorno il presidio si riempe di tante persone che smettono di subire la crisi e si ribellano, riconoscendosi tra gli altri e ricomponendo sempre di più l’intero quartiere. Oltre alla reciproca solidarietà già presente prima dell’inizio di questa lotta, c’è un fattore fondamentale che caratterizza l’unione di tante persone: la soddisfazione nel partecipare attivamente. In un contesto di abbandono completo da parte delle Istituzioni, gli abitanti di Sant’Ermete si stanno valorizzando in questi giorni con l’essere parte attiva di uno stravolgimento della normalità. La piazza del quartiere adesso è vissuta completamente in maniera diversa e diverse sono anche le relazioni tra gli stessi abitanti che si confidano, si aiutano e lottano insieme.
Insieme a loro c’è il sostegno delle famiglie sotto sfratto: anche da altre zone e quartieri della città c’è una partecipazione durante i turni di notte nelle tende, nel cucinare e nelle assemblee serali del presidio permanente.
La lotta di dignità che gli abitanti di Sant’Ermete stanno conducendo si sta allargando e soprattutto fa da esempio per tutti.
Di seguito il comunicato dello Spazio Popolare Occupato ed il video della giornata di oggi:
LA LOTTA PER IL NOSTRO QUARTIERE E’ SOLO ALL’INIZIO
Da alcuni mesi nel quartiere popolare di Sant’Ermete stiamo dando vita ad una lotta che ha come obiettivo la risoluzione delle problematiche sociali e di emergenza abitativa. Quello che noi chiediamo per il nostro quartiere è che le case sfitte vengano assegnate per l’emergenza abitativa in tempi brevi, che vengano risolte le situazioni di morosità incolpevole e che vengano fatte le manutenzioni ai condomini e agli appartamenti.
In questi mesi di lotta per la dignità e per il reddito, sono stati molteplici i momenti di contestazioni e presidi alla Società della Salute e all’Apes, dove in tanti abbiamo voluto portare le nostre rivendicazioni nei luoghi dove viene deciso il presente ed il futuro delle nostre vite. Ci è sempre stato negato tutto e ci hanno chiuso sempre le porte in faccia, per questo abbiamo deciso di occupare la piazza del quartiere, allestendo un presidio permanente che vede giorno dopo giorno, sempre più partecipazione da parte degli abitanti del quartiere.
Ieri in tarda serata il Comune ha pubblicato sul sito ufficiale “Pisainformaflash” un comunicato, nel quale dichiara che a fronte dell’emergenza abitativa verranno assegnate le 23 case popolari vuote di Sant’Ermete.
Noi dello Spazio Popolare Occupato Sant’Ermete vogliamo un incontro pubblico con le Istituzioni dove discutere tempi e modalità d’assegnazione a partire dalla lista che la Nostra Commissione di Emergenza Abitativa sta costituendo. Siamo ben consapevoli che questo risultato ottenuto con picchetti antisfratto e presidi è dato dalla mobilitazione che noi abitanti del quartiere con impegno e determinazione stiamo portando avanti. Ci sono situazioni di gravissima emergenza abitativa come chi dorme nelle cantine e chi ha lo sfratto per morosità incolpevole che da giorni partecipano alla lotta e si sta spendendo in prima persona per il mantenimento del presidio permanente dormendo in tenda.
A partire da queste situazioni oggi inoltriamo un ulteriore incontro per martedì 19 Novembre, per definire tempi e modalità dell’assegnazione delle case sfitte.
Già da oggi ci mobiliteremo con un corteo nel quartiere dove segneremo tutte le case vuote: adesso è il momento che le istituzioni si confrontino. Il quartiere ha già le chiavi delle case sfitte, questa è l’indicazione che chi sta partecipando attivamete a questa lotta non è più disposto ad aspettare all’infinito la promessa delle assegnazioni.
Come Spazio Popolare Occupato continueremo le nostre attività affinchè i nostri obbiettivi verranno raggiunti tutti. Questo è solo una piccola vittoria rispetto a quelli che sono i nostri bisogni.
Spazio Popolare Occupato
Presidio Permanente