Il corpo di Marta e quello degli sfrattati

striscioneNon è semplice esprimere tutto il disgusto causato dallo spettacolo pietoso inscenato stasera dalla maggioranza del consiglio comunale di Pisa. Si potrebbe parlare dell’arroganza di una classe politica ormai completamente scollegata dalla realtà. O della vergogna incarnata da donne che hanno tacitamente legittimato le violenze a cui è stata sottoposta un’altra donna, pur di salvaguardare il proprio apparato partitico.

Ma noi vorremmo adesso parlare delle famiglie sotto sfratto. Perché la mozione di solidarietà a Marta, vittima di abusi e molestie da parte delle forze dell’ordine durante il suo fermo a seguito del corteo NoTav di venerdì scorso, non è stata infine discussa e votata, nonostante le oltre quattro ore di mediazione tra i proponenti le forze di maggioranza per arrivare ad un testo condiviso. E la motivazione addotta è stata l’urgenza di parlare del grave problema dell’emergenza sfratti in città.

Come compagni e compagne di Prendocasa, presenti oggi insieme ai NoTav pisani a pretendere verità e giustizia per Marta, il pretesto utilizzato risulta oltremodo intollerabile.

Da anni ci svegliamo all’alba, ogni volta che è necessario, per organizzare picchetti anti-sfratto; ci scontriamo insieme alle famiglie in emergenza abitativa con l’arroganza dei proprietari e dei servizi sociali; attiviamo reti di supporto informale e legale per tutelare gli sfrattati.

Siamo ben consapevoli che per l’amministrazione comunale ed il Partito Democratico l’emergenza sfratti non è altro che una questione da nascondere sotto il tappeto e riesumare solo quando può fungere da sponda a speculazioni economiche o elettorali (vedi i vari lanci delle inutili agenzia-casa, piuttosto che l’housing sociale o le assurde convenzioni con gli affittacamere degli “amici degli amici”). L’amministrazione comunale ed il Partito Democratico sono i responsabili delle decine di sfratti esecutivi ogni settimana sul territorio comunale; delle oltre cento case popolari sfitte; dello scandalo di edifici pubblici come la Mattonaia o l’ex albergo SantaCroce in Fossabanda, volutamente lasciati all’abbandono in attesa di speculazioni propizie.

L’attenzione dimostrata questa sera verso la tematica dell’emergenza abitativa, tanto impellente ed importante, tutto d’un tratto, da non poter lasciare spazio ad una rapida votazione della mozione di solidarietà per Marta, è stato soltanto un pretesto, il tentativo di nascondersi dietro ad un dito per evitare una votazione scomoda in cui la maggioranza rischiava di spaccarsi o di finire addirittura per approvare una mozione che a qualche senatore del PD non sarebbe tanto piaciuta.

Ma per non assumersi le proprie responsabilità, nuovamente, questi patetici personaggi hanno deciso di farsi scudo dei drammi e della disperazione delle famiglie sotto sfratto. Hanno scelto di indossare la maschera di paladini nei confronti di persone che a causa loro, e della loro sciagurata gestione delle risorse comuni, rischiano di perdere il tetto.

Questa ennesima,vigliacca, violenza, come una goccia si unisce a quelle subite da Marta e da tanti altri che sui propri corpi pagano l’arroganza e la meschinità di tali soggetti.

Ma ben presto il vaso sarà colmo.

I compagni e le compagne del Progetto Prendocasa – Pisa