Convocazione dell’Assemblea Pubblica “stop emergenza abitativa”, per una campagnapolitica di mobilitazione per il diritto alla casa
Giorno dopo giorno assistiamo all’aggravarsi dell’emergenza abitativa anche nella nostra città. Centinaia di famiglie, in un periodo di crisi e disoccupazione in aumento, vengono colpite da intimazioni di sfratto; chi si trova nella drammatica situazione di dover scegliere tra dar da mangiare ai propri figli e pagare un affitto, in breve tempo rischia di trovarsi senza un tetto sulla testa.
Gli strumenti utilizzati dai servizi sociali per affrontare questa situazione sono sempre più parziali ed insufficienti: contributi all’affitto scarsi ed inaccessibili, assenza di strutture per ospitare i casi più urgenti. Si arriva al paradosso che alle famiglie, a sfratto eseguito, viene proposta semplicemente una settimana di albergazione in strutture private convenzionate, come un affittacamere a Stagno (in provincia di Livorno, assolutamente irraggiungibile con mezzi pubblici). Il problema di fondo sta proprio nell’assenza della volontà politica di affrontare il problema da parte delle istituzioni preposte, sempre più propense a favorire gli interessi dei grossi speculatori privati, la cementificazione del territorio, il fenomeno diffuso degli affitti al nero. I bisogni delle fasce più povere della popolazione vengono relegati al margine, trasformando quello che dovrebbe essere un diritto inalienabile in una forma di elemosina sociale.
Di fronte a questa situazione di necessità risulta un’intollerabile vergogna la presenza di molteplici strutture pubbliche completamente sfitte ed abbandonate, molte delle quali immediatamente utilizzabili. L’hotel che abbiamo deciso di occupare e riaprire alla cittadinanza è emblematico della situazione che intendiamo denunciare: una strutturadi proprietà del Comune di Pisa, sfitta da pochi mesi e quindi ancora in ottimo stato, chiusa, svuotata ed inserita nei piani di alienazione, in attesa che qualche grosso privato o ente universitario la rilevi, magari facendo passare del tempo per ribassarne il prezzo. E mentre la collettività viene rapinata da questa risorsa, che potrebbe essere immediatamente utilizzata come tampone per l’emergenza abitativa, l’amministrazione comunale spende soldi pubblici per subaffittare come agenzia casa strutture invendute di società private, come nel recente caso del residence matrò, diproprietà della Società condotte acque spa.
Partendo da questa occupazione vogliamo lanciare la campagna “stop emergenza abitativa” con cui chiediamo:
-il blocco degli sfratti per morosità incolpevole;
-l’immediata assegnazione delle abitazioni pubbliche sfitte alle famiglie in graduatoria;
-la messa a disposizione di tutte le strutture pubbliche, come questo albergo, fermando le privatizzazioni e destinandole a residenze sociali per l’emergenza abitativa.
Abbiamo scelto di occupare in maniera temporanea questa struttura, con un gesto che non vuole essere solo simbolico, e di svolgere al suo interno un’assemblea cittadina dove discuteremo di queste proposte e delle mobilitazioni necessarie a portarle avanti. Al termine di questi quattro giorni lasceremo l’occupazione ma se le istituzioni preposte non daranno risposte per affrontare il problema degli sfratti, la prossima volta che famiglie in emergenza abitativa rientreranno qua dentro sarà per rimanerci.
Invitiamo tutte le forze politiche e sindacali, le associazioni a difesa degli inquilini, gli operatori sociali e gli utenti dei servizi, a partecipare all’assemblea di domenica 21 novembre alle ore 17, che siterrà presso il bellissimo chiostro dell’Albergo Santa croce inFossabanda.
Progetto prendocasa – Pisa
Nuclei familiari in emergenza abitativa