#6D a Pisa: espugnato il provveditorato, occupati stazione e Ariston

Un’altra straordinaria giornata di lotta ha dimostrato oggi la determinazione degli studenti pisani, capaci di conquistare uno dopo l’altro gli obiettivi preposti: la Provincia, il Provveditorato, la stazione dei treni; a fine corteo occupato l’ex cinema Ariston insieme al Progetto Prendocasa.

Una piazza, oggi, trascinata nuovamente dal protagonismo degli oltre 500 studenti medi, di Pisa e Livorno, vista la decisione della Fiom Toscana di anticipare lo sciopero a ieri; una piazza che, come dimostrato nelle scorse settimane, non ha nessuna intenzione di accettare porte chiuse.

Al fianco dei giovani, le immancabili operaie Sodexo, reduci dall’occupazione della sede all’ospedale di Cisanello, i precari e le famiglie del Progetto Prendocasa.

Già ad inizio corteo si è verificato il primo momento di tensione con i carabinieri che cercavano di impedire l’accesso degli studenti al palazzo della Provincia; dopo aver superato il cordone che si frapponeva all’ingresso dell’edificio, alcuni studenti hanno appeso uno striscione dal balcone.

Alcuni minuti dopo si è presentata una scena analoga al Provveditorato agli studi: cancello chiuso, carabinieri schierati sia dentro che fuori. Che questa strategia non risulti funzionale dovrebbe essere chiaro già dal 24 novembre, giornata in cui gli studenti medi hanno sfondato il portone del Comune di Pisa per guadagnarsi l’accesso al palazzo. Probabilmente però era necessario dare una nuova prova di determinazione, per cui i manifestanti, per nulla scoraggiati, hanno fronteggiato le forze dell’ordine, arrivando a spingere sui cancelli del Provveditorato, fino ad abbatterli, letteralmente, guadagnandosi l’ingresso.

Di fronte ad una gestione dell’ordine pubblico che sperava di intimorire gli studenti e farli desistere, con la semplice esposizione muscolare di un grande spiegamento di forze e le provocazioni durante i picchetti alle scuole, la piazza pisana ha mostrato di non voler arretrare, ma continuare a strappare spazi di agibilità. Nessun obiettivo è precluso ad un movimento che è disposto a conquistarselo con lo scontro e la determinazione. Più di una volta è risuonato il coro: “Faremo come a Livorno“, tra i giovani che, stanchi di subire, stanno imparando ad utilizzare la propria rabbia come una risorsa.

Il corteo è poi proseguito bloccando alcune importanti arterie di traffico, fino a raggiungere ed invadere la stazione dei treni. Qui il blocco è durato un’ora circa, e tra i numerosi interventi è stata ribadita la solidarietà ai No Tav colpiti dalle misure cautelari.

Infine i manifestanti, intenzionati a proseguire la giornata di mobilitazione, si sono spostati nuovamente in corteo, fino a raggiungere l’ex cinema Ariston, edificio sfitto da oltre sei anni e sigillato con delle cancellate dall’amministrazione comunale a seguito delle continue occupazioni. Qui gli studenti e le lavoratrici sodexo hanno invaso l’edificio insieme ai militanti del Progetto Prendocasa, che lo hanno scelto come teatro delle iniziative per il loro quinto “compleanno”. La mobilitazione quindi non si è conclusa ma si è data appuntamento per i prossimi giorni: stasera, con il cineforum organizzato dalle lavoratrici Sodexo, domani con l’iniziativa che vedrà ospiti i movimenti per il diritto alla casa di Livorno e Brescia, sabato con l’assemblea per la costruzione della camera sociale del lavoro.