Progettualità su via dell’Occhio. Comunicato in seguito al cda dell’Ardsu

Pisa – Il presidio che si è tenuto ieri pomeriggio durante lo svolgimento del consiglio di amministrazione dell’azienda regionale per il diritto allo studio ha visto l’Associazione portare a casa la prima vera presa di responsabilità da parte dell’azienda sull’investimento e sulla futura destinazione dello stabile di via dell’Occhio.

La significativa partecipazione al presidio da parte dei soggetti studenteschi, dal Collettivo Universitario Autonomo, a Sinistra Per..ad Assemblee in Agitazione dimostra come intorno alla questione di via dell’Occhio si giochi una partita importante non solo per coloro che si occupano di diritto alla casa ma anche e soprattutto per tutti quegli studenti che rivendicano il loro diritto allo studio.

Via dell’Occhio non solo come progettualità per rilanciare il pubblico dandogli una valenza sociale ma anche come cardine di una connessione di istanze capaci di aggregare soggetti vari intorno al tema della rivendicazione dei propri diritti.Dopo un primo colloquio informale dove l’azienda ha manifestato agli attuali abitanti la volontà di “liberare” l’immobile per cercare nuovamente di venderlo, l’Associazione si è mossa non solo mettendo l’azienda a conoscenza del progetto di autorecupero che riguarda lo stabile ma anche inviando a tutti i consiglieri una reale proposta (scaricabile alla fine articolo, download allegati) di riqualificazione dell’immobile che ne salvaguardi la natura pubblica utilizzando come dato centrale l’evidente opposizione tra la speculazione e l’abbandono di cui è stata responsabile l’azienda e la sua valorizzazione abitativa e sociale ottenuta grazie agli abitanti e all’Associazione.

Importante è stato l’intervento di uno studente durante lo svolgimento del consiglio; un intervento che è riuscito a descrivere la questione via dell’Occhio come paradigmatica di una gestione del diritto allo studio lontana dalle istanze e dalle rivendicazioni degli studenti.

Dalle successive dichiarazioni di Moretti, presidente dell’Ardsu, è emerso che l’azienda si farà portatrice della proposta degli studenti e dell’Associazione inoltrando tutta la documentazione all’assessore regionale alle politiche sociali rendendosi quindi disponibile, davanti ad una manifestazione di interesse da parte della Regione, ad avviare un tavolo di confronto riguardo alle progettualità su via dell’Occhio.

Il dato centrale è stato il riconoscimento dell’insensatezza di quell’acquisto e l’apertura ad un percorso che possa rendere conto del progetto di autorecupero.

Se dall’appuntamento di ieri Associazione e studenti sono usciti con un risultato positivo vedendo interamente accolto il contenuto della loro proposta, è chiaro che questo non è che un primo passo e che adesso, davanti alla disponibilità del cda, la Regione Toscana dovrà fare la sua parte.

E’ tempo che l’assessore alle politiche sociali si muova nella direzione di una concertazione con l’azienda per il diritto allo studio contribuendo alla salvaguardia della natura pubblica di quello stabile valorizzandone la natura sociale attraverso un dialogo e un confronto diretto con tutte le parti in gioco.

L’Associazione si auspica una rapida manifestazione di interesse da parte della Regione all’Ardsu e si rende quindi disponibile da subito ad un primo incontro.

Nel frattempo l’Associazione si sta facendo promotrice di un’iniziativa dal titolo “Autorecuperare per rilanciare il pubblico” sul tema del pubblico inteso come bene comune e che si propone di dare spazio a contributi eterogenei: dalla voce di studenti, sociologi e studiosi a quella di chi giornalmente porta avanti una progettualità di recupero e valorizzazione del pubblico a partire dallo stabile autorecuperato.

Dato che questo incontro può essere anche pensato come momento di confronto pubblico tra i soggetti interessati sulla questione di via dell’Occhio l’Associazione si augura la partecipazione anche di Regione e Ardsu.

Associazione Culturale Giorgio Ricci

Il comunicato di Sinistra per…

nota di Sinistra Per…

alla luce dell’approvazione del bilancio di previsione 2011

e in vista dei futuri passaggi

Le politiche di Diritto allo Studio Universitario della Toscana risentono palesemente dei tagli apportati ai fondi integrativi nazionali e ai finanziamenti erogabili dalle Regioni. In tale ottica, Sinistra Per… ha ritenuto ineludibile un confronto aperto sui temi del DSU.

Una presa di parola che coinvolgesse tutti è condizione ineludibile affinché l’Azienda non individui l’esercizio delle proprie funzioni nella mera applicazione dei tagli del Governo.

Per questa ragione, l’intera componente studentesca, su richiesta di Sinistra Per…, ha proposto all’attenzione del Consiglio un’organica assunzione di posizione politica, che esprimesse contrarietà netta all’idea di Diritto allo Studio promossa da governo nazionale e poggiante su strumenti quali il prestito fiduciario e un “fondo per il merito” che, in un contesto di definanziamento progressivo del sistema, risulta sostitutivo delle borse di studio. Salutiamo con favore l’approvazione unanime di questo documento, che individua un percorso di confronto pubblico sulle proposte da apportare al futuro Piano d’Indirizzo Generale Integrato regionale delle politiche sociali e di diritto allo studio e la necessità di non retrocedere sul piano dei servizi offerti. Riteniamo assolutamente da evitare la contrazione del concetto di idoneo alla borsa di studio. Allo stesso modo, riteniamo degne di attenzione critica, da parte del Consiglio d’Amministrazione, i metodi di gestione dei servizi usati negli anni passati: gestione esternalizzata da un lato e project financing “Praticelli” dall’altro hanno mostrato la gravità dei propri oneri, portando la Azienda a ricercare risorse in una decurtazione pratica, oltre che di una serie di voci su cui si è registrata unanime approvazione (consulenze esterne, spese di rappresentanza) anche del servizio di ristorazione. L’aumento della tariffa mensa da 2.50 a 3€ porterà, anche secondo l’Azienda, a una prevista diminuzione dell’affluenza alla ristorazione universitaria del 10%. Circa la residenza Praticelli, in particolare, esigiamo che la fruizione degli spazi culturali della medesima casa dello studente sia non onerosa, per associazioni o gruppi studenteschi ed enti senza fini di lucro e con obiettivi di alto profilo culturale. L’indirizzo politico per cui fornitura del servizio tenga salda la sua natura pubblica deve essere una priorità dell’Azienda, priorità che esigiamo sia individuata nel rapporto fra ente pubblico e impresa privata erogatrice del servizio in virtù del project financing. Non accettiamo di sottoporre all’ondeggiare imperscrutabile dei valori di mercato un diritto.

Riflessioni importanti devono essere fatte alla luce degli investimenti nelle residenze universitarie: individuiamo come prioritaria la necessità di rispondere al cospicuo fabbisogno di alloggi studenteschi nell’ambito del contesto pisano -coperto per il 58% sul numero complessivo degli idonei senza l’investimento nella futura residenza di San Cataldo- con interventi organici in residenze universitarie. Consideriamo inappropriato, per questo, un investimento di 900mila € su Via dell’Occhio: ricavare 34 posti alloggio da uno stabile di pregio (già usato dall’Azienda fino al 2004, peraltro, con contratto in comodato d’uso gratuito con il precedente proprietario, il Comune di Pisa) ha la finalità di garantire una copertura degli idonei con locali ad elevate necessità manutentive o una futura e imponderabile vendita dell’immobile, destinazione che fuoriesce con palese evidenza dagli obiettivi fondamentali del Diritto allo Studio Universitario? In tal senso Sinistra Per… ha appoggiato, con la presenza dei suoi militanti e con l’azione della rappresentanza, il presidio condotto in Praticelli nel corso della seduta dell’ultimo Consiglio: nel corso della prima riunione a Pisa del CdA riteniamo imprescindibile affrontare le improprie scelte d’investimento del passato e la definizione di obiettivi chiari ed evidenti.

Chiediamo con forza, così, agli enti pubblici interessati di avvalersi dell’unico strumento politico effettivamente fruibile in un contesto complessivo di crisi e definanziamento: la costruzione di sinergie efficaci e di azioni concertate. Crediamo che la Conferenza Università-Territorio debba tornare quanto prima ad esprimersi secondo quella calendarizzazione già determinata nelle prime riunioni e con un efficace livello logistico-operativo sulle questioni come il piano strutturale d’area pisana, relativamente alle aree destinate alla residenzialità universitaria, e il diritto allo studio da intendersi nell’ottica di una organica cittadinanza studentesca.

Solo in un quadro del genere può avvenire con costi vantaggiosi la grande opera di recupero, effettivo garante -a differenza di Via dell’Occhio- di una valida copertura degli idonei, dell’immobile di Via Paradisa. Su questo, auspichiamo la riunione, quanto prima possibile, del tavolo tecnico che potrà rendersi foriero di un progetto organico di restituzione dello stabile alla funzione di residenza universitaria.

Saremo presenti, in maniera consapevole e pienamente politica, a tutti questi appuntamenti, per contribuire coi nostri temi, le nostre idee, il nostro portato storico, pienamente disponibili a interloquire e confrontarci con tutti coloro che vorranno affrontare con matura cognizione la vertenza del diritto allo studio come garanzia di diritto al futuro.

Sinistra per…