Pisa – Dare continuità all’assedio romano del 19 ottobre, ripartire dai territori per generalizzare la lotta per la casa e per il reddito. Lo hanno subito assunto e praticato gli abitanti di Sant’Ermete che da diversi mesi occupano uno stabile nel quartiere, dove nuove forme di lotta si stanno dando per ottenere case dignitose, manutenzioni dei palazzi e assegnazioni delle trenta case sfitte per l’emergenza abitativa.
Questa mattina una trentina di disoccupati, lavoratori part-time e pensionati, sono partiti in corteo dallo Spazio Popolare Occupato, giungendo alla Società della Salute che è stata occupata per ottenere un incontro col direttore Cecchi e l’assessore al sociale Capuzzi. Leggi tutto “Abitanti di S.Ermete assediano la Società della Salute”

Piazza San Giovanni già affollata da ieri sera inizia a riempirsi di manifestanti in arrivo da Roma e da tutta Italia, molti i pullman che arrivano da fuori. Intanto i media continuano con il delirio securitario imbastito da ieri.
Questa mattina le famiglie e i militanti del Progetto Prendocasa hanno inaugurato il percorso di avvicinamento al 19 ottobre riaprendo simbolicamente uno dei tanti palazzi sfitti della città di Pisa: un immobile con 80 appartamenti di proprietà Pampana, un noto palazzinaro che possiede centinaia di case sfitte. Il palazzo, che si trova nei pressi della stazione, è inutilizzato da più di un ventennio e, anni fa, mentre centinaia di poliziotti sgomberavano 8 famiglie che avevano occupato un palazzo dello stesso proprietario, fu murato per timore di una nuova occupazione.
Due giornate di mobilitazione a Pisa, dove decine e decine di persone sotto sfratto si sono date appuntamento per generalizzare la lotta contro l’emergenza abitativa. Di seguito il racconto di queste due mattinate trascorse all’insegna della dignità.
Grande successo per la giornata sfratti zero promossa dalla Brigata Sociale Anti Sfratto e dall’Unione Inquilini. Nemmeno la pioggia ha scoraggiato i militanti. Circa 150 persone, forse qualcuna in più, hanno attraversato il presidio davanti al municipio di Viareggio caratterizzato da interventi, striscioni, musica e volantinaggio. L’emergenza abitativa in città è un dramma al quale le istituzioni non hanno saputo dare risposte. Solo l’autorganizzazione e la lotta dal basso hanno ridato speranza a tantissime famiglie che si sono viste mettere in mezzo alla strada a causa della crisi. E, infatti, non c’è stata solo protesta ma anche proposta concreta. Mentre davanti al comune si susseguivano gli interventi di denuncia in Darsena la Brigata sociale Anti Sfratto entrava dentro una casa di proprietà del demanio lasciata in stato di abbandono trovando sistemazione per una giovane coppia. La data del 10 ottobre in tutta Italia è ormai da anni un appuntamento fisso per protestare contro gli sfratti e quest’anno anche contro la vergognosa service tax.
Pisa – Rinviato di un mese uno sfratto al terzo accesso, nonostante le pressioni della proprietà e la presenza massiccia della forza pubblica; il picchetto di solidarietà ha presidiato per oltre cinque ore l’appartamento, costringendo i servizi sociali e tutti i soggetti in gioco a prendersi le proprie responsabilità.
Dopo i
Livorno – Da stamattina le famiglie facenti parte del comitato per i diritto alla casa si sono accampate di fronte al municipio, dando inizio ad un presidio che durerà due giorni, con l’obiettivo di protestare contro le denunce che hanno colpito gli occupanti di case negli ultimi mesi; questa mobilitazione servirà inoltre a rilanciare la lotta per il diritto all’abitare e per il reddito, dando inizio ad una serie di iniziative con il culmine nella settimana tra il 12 ed il 19 ottobre.
Pisa – Giornata di lotta per gli abitanti del quartiere popolare di Sant’Ermete che da diversi mesi stanno lottando per conquistare reddito e dignità. I quartieri popolari della città come S.Ermete, il Cep e Cisanello, sono sempre più abbandonati dalle amministrazioni comunali e gli sfratti sono all’ordine del giorno. In queste settimane gli abitanti si stanno
Nell’ambito della giornata nazionale di blocco degli sfratti, ieri mattina a Firenze (dove gli sfratti sono bloccati sino al 5 di ottobre) un centinaio di persone, sopratutto donne, hanno occupato la sede dei Servizi socio-sanitari del quartiere 5.