Questa mattina un numeroso picchetto anti-sfratto composto dalle sempre più crescenti famiglie aderenti al Progetto Prendocasa, abitanti del quartiere di Sant’Ermete costantemente in lotta e diversi abitanti di Gagno, sono riusciti ad impedire che l’ufficiale giudizirio sfrattasse una famiglia con un bambino di tre anni in lista da anni nel bando Erp per l’assegnazione delle case popolari.
La famiglia in questione vive ormai da diverso tempo una situazione di precarietà, diventata insostenibile perchè i componenti del nucleo familiare non riescono a trovare lavoro.
Lo sfratto giunto al sesto accesso da parte dell’ufficiale giudiziario è stato rinviato al 31 marzo nonostante la presenza di agenti della digos e del fabbro.
La polizia, chiamata dal funzionario del tribunale, è giunta in via Marzabotto nel pieno centro del quartiere popolare di Gagno senza l’intenzione di intervenire allo sfratto, ma provando ad intimidire i presenti al picchetto pronunciando queste parole: “date i giusti consigli alle famiglie straniere che sennò li togliamo il permesso di soggiorno”. Nessuno si è fatto però intimidire, tanto meno la famiglia proveniente dal Marocco che senza una vera resistenza allo sfratto ed una vera contrapposizione alle politiche abitative sarebbe adesso in mezzo alla strada senza nessuna soluzione offerta dall’amministrazione comunale.
Il picchetto anti-sfratto si è poi spostato in centro all’Ufficio Casa del Comune di Pisa dove è stato consegnato all’ufficio tecnico una richiesta d’incontro per discutere sull’emergenza abitativa anche con la Società della Salute. Era presente in ufficio Stefano Galli, membro della Commissione Emergenza Abitativa e funzionario dell’Ufficio Casa che ha accettato di incontrare le famiglie sotto sfratto la settimana prossima.
L’ Ufficio Casa, ente che gestisce il patrimonio immobiliare pubblico destinato all’emergenza abitativa, è responsabile di questa emergenza che si sta diffondendo in tutta la città e nei quartieri: a Pisa ci sono 1200 sfratti per morosità incolpevole e migliaia di case sfitte mentre il costo degli affitti privati si sta innalzando notevolmente, arrivando a toccare i settecento Euro per un bilocale.
Il picchetto di stamani a Gagno seguito dal presidio all’Ufficio Casa ha l’intenzione di rilanciare la campagna lanciata durante la primavera scorsa “STOP EMERGENZA ABITATIVA”, che ha come obiettivo quello di riutilizzare il patrimonio pubblico sfitto, lo stop agli sfratti e l’assegnazione di tutte le case popolari. Inoltre la campagna promossa dal Progetto Prendocasa vede la partecipazione di tutti i soggetti sotto sfratto e pretende dalle istituzioni soluzioni per tutte le famiglie che si trovano a fare i conti tutti i giorni con ufficiale giudiziario, fabbro e polizia.
Il presidio di stamani è stata fondamentale per dare continuità alle mobilitazioni sul diritto all’abitare che stanno vedendo sempre più accrescere la partecipazione attiva di tante persone con lo sfratto e di tante altre che iniziano a lottare per la vivibilità e la dignità dei quartieri. Durante tutta la settimana e la prossima continueranno i momenti di lotta e resistenza contro gli sfratti.