Sant’Ermete vuole spazio! Un sabato di stra-ordinaria socialità e sensibilizzazione

Pisa – La giornata di oggi ha visto scendere in piazza nel quartiere popolare di Pisa al centro delle mobilitazioni degli ultimi mesi, tutta la vitalità sociale che lo spazio popolare da mesi ha costruito con le lotte e le mobilitazioni. Infatti tante persone hanno vissuto il pomeriggio indetto dal comitato per evidenziare l’esigenza di estendere le proprie attività all’interno di un nuovo spazio nel quartiere all’insegna della socialità, della feste e delle iniziative che vengono portate avanti. C’erano i bambini del doposcuola popolare con i loro genitori, gli anziani che da anni vivono nel quartiere e che rappresentano una risorsa importantissima per esperienza e saperi, i giovani protagonisti delle proteste tra scuole e riappropriazione del territorio, le famiglie che hanno lottato contro gli sfratti ed i distacchi delle utenze dell’acqua. Insomma, tutto il portato di mobilitazione accumulato in questi mesi oggi è sceso in piazza per rivendicare il bisogno di utilizzare luoghi più idonei a soddisfare tutte le iniziative del quartiere.

La scintilla è stata quella del percorso che vede da più di un mese decine e decine di disoccupati organizzarsi dal quartiere di Sant’Ermete per bloccare le casse delle grandi catene di distribuzione alimentare al fine di ottenere reddito sotto forma di buoni spesa: lunedì scorso infatti l’incontro autoconvocato dal Comitato ha visto la partecipazione di coop e carrefour e per le prossime settimane si profilano nuovi importanti momenti di lotta per strappare questo reddito e soddisfare i bisogni alimentari di tante persone nel quartiere. L’obiettivo infatti è quello di costruire un centro di distribuzione alimentare e successivamente una mensa sociale collettiva per il quartiere. Questo rende il casottino, sede e centro di aggregazione principale del comitato in questi mesi, non più sufficiente ad accogliere tutte queste iniziative.

Già il percorso di doposcuola popolare, in cui in pochi mesi più di 20 bambini vengono intrattenuti, ascoltati, formati da un gruppo di insegnanti volontari del quartiere, ha già provveduto ad estendere e ramificare le proprie sedi: sono infatti quasi ultimati i termini per utilizzare la scuola “Don Milani” situata proprio in quartiere, come ulteriore luogo disponibile per effettuare questa attività. Adesso, con il progetto di mensa in via di realizzazione, e la necessità di nuovi spazi anche per l’aggregazione giovanile (come testimoniato dal nuovo biliardino recuperato da vicini e simpatizzanti) si fa sempre più urgente la necessità di un’ulteriore collocazione con cui arricchire l’intero quartiere, e non solo, delle attività sociali e culturali promosse dallo spazio popolare.

Per tutto questo sabato pomeriggio decine di cartelloni, striscioni, interventi al microfono hanno ricordato al quartiere l’esistenza di uno spazio che sarebbe consono ad ospitare questo genere di attività. E’ stata infatti lanciata una raccolta firme che ha lo scopo di ottenere l’assegnazione dei locali ad oggi sottoutilizzati dell’ex circolo arci Salvadori. Questo luogo, emblema della parabola discendenti delle case del popolo, da 90 anni è presente nel quartiere. La nuova generazione di case del popolo, quella degli spazi sociali autogestiti, ha quindi come scopo quella di rivitalizzare questi luoghi che oramai da troppi anni sono vincolati ai debiti con le banche, alla clientela delle associazioni filo-istituzionali, alla gestione privatistica. Dopo alcuni anni di chiusura dovuta a malgestione, il circolo è stato scorporato in più parti: alcune affittate per ripagare debiti, altre esternalizzate ad associazioni e ad istituzioni per realizzare dormitori ed altri progetti. Ad oggi uno spazio enorme con due saloni di 160 mq circa, più varie stanze, una terrazza di 200 mq, una cucina professionale, un giardino di 1500 mq è utilizzato solo per poche iniziative ed è per questo che da sant’ermete è partita la necessità di conquistare queste nuove frontiere di organizzazione: per rendere ancor di più di massa la fruizione e la partecipazione alle attività collettive e di mobilitazione. Durante la giornata di quartiere circa 30 componenti dello spazio popolare hanno diffuso in tutte le strade i volantini fino ad arrivare al circolo in questione dove hanno recapitato una richiesta d’incontro agli attuali soci della cooperativa di consumo proprietaria dei locali. La lotta continua…