CLAMOROSO! Stamattina noi famiglie sotto sfratto ed utenti dei servizi sociali ci siamo recati presso la società della salute in via saragat, per chiedere un incontro con la responsabile dell’emergenza abitativa Marzia Tanini. In 4 persone Abbiamo atteso per un’ora la risposta della data di quest’incontro (che poi c’è’ stato concesso per lunedì prossimo), sostando prima nella sala d’attesa in compagnia di altri urtati ed impiegati e poi, una volta che ci è stato chiesto dalla guardia giurata, fuori. Mentre eravamo all’esterno della struttura, senza che ci fosse la minima tensione, abbiamo visto arrivare: una camionetta e due motociclette della polizia municipale, una volante della polizia, tre macchine della Digos con 8 agenti. Si sono presentati presso la sede dei servizi sociali allarmati dal questore e dal sindaco marco filippeschi per intervenire contro un presunto “sequestro di persona”. Questi agenti a quel punto hanno verificato il falso allarme: 4 persone che aspettavano di fronte ad un ufficio pubblico la data per un incontro. Quello che è’ successo in realtà e’ che l’assessore alle politiche sociali Sandra Capuzzi, evidentemente in preda a paranoie, ha chiamato il sindaco dicendo che c’erano “quelli con lo sfratto” e per paura di confrontarsi con i problemi di queste persone (che tra l’altro in questa occasione non l’hanno interpellata) e’ USCITA DALLA FINESTRA, nascondendosi tra le siepi non si sa da chi ne’ da che cosa, e procurando senza alcun motivo un allarme che ha mobilitato chissà quante risorse pubbliche. Questo è’ sintomatico dell’incapacità di questi amministratori pubblici di svolgere il loro lavoro e della pericolosità sociale di questa giunta evidentemente in preda ai peggiori deliri securitari. Questi politici hanno paura del fatto che le persone semplicemente rivendicano i loro diritti, presentandosi agli sportelli preposti. Noi ancora una volta denunciamo la mancanza di risposte alle questioni sociali da parte dei vertici istituzionali, e rilanciamo cla presenza domani in consiglio comunale per ottenere l’assegnazione degli alloggi popolari sfitti e a questo punto le scuse pubbliche degli amministratori alle famiglie sotto sfratto ed a tutta la città per questa vergognosa gestione degli affari sociali.