Comunicati di solidarietà alle famiglie di via Marsala

Le disuguaglianze che il
capitalismo accentua con cicliche crisi economiche, con un precariato
sempre più diffuso, con una disoccupazione sempre più allarmante e con
un costo della vita sempre più elevato non permettono più a larghe fasce
della popolazione di accedere ad un diritto: la casa. Non parliamo di
acquisto di immobili, che resta oramai appannaggio di pochi, ma del
"semplice" affitto di appartamenti o di stanze; affitti che sono
divenuti insostenibili per una famiglia mono-reditto con figli a carico o
per un precario sottopagato. Il Progetto Prendocasa ha quindi sopperito
a delle mancanze sociali croniche occupando con 8 famiglie lo stabile
"La Pagoda" sito in via Marsala a Riglione. Uno stabile sfitto e mai
utilizzato da 10 anni. Proprietario dello stabile: l’ingegner Giuseppe
Pampana, noto a Pisa, come altri proprietari di innumerevoli case, per
operare di fatto un cartello immobiliare, con cui vengono tenuti chiusi
tantissimi appartamenti innalzando di conseguenza il costo degli affitti
e delle vendite. Infatti, Pampana è noto per uno stabile, di circa 80
appartamenti, sito in via Vespucci, e vuoto da circa 15 anni. Questa sì
una vera e propria illegalità sociale più volte denunciata da movimenti
politici, sindacati e associazioni e sempre disattesa dalla proprietà,
dagli assessorati e dal Comune di Pisa. Gli appartamenti sfitti nella
sola Pisa sono più di 4000, gli sfratti sempre più duri e vergognosi, le
case popolari sempre più rare. Il Comune di Pisa non può più far finta
di nulla, non può ignorare l’emergenza abitativa non solo delle otto
famiglie ma delle tantissime persone che non hanno più la possibilità di
avere un tetto sulla testa. Chiediamo pertanto alla proprietà di
ritirare la denuncia a carico degli occupanti e al Comune, nelle figure
del Sindaco e dell’Assessore alle politiche abitative, di farsi carico
della trattativa per risolvere una impellente emergenza abitativa. Una
emergenza abitativa non può essere trattata come un problema di ordine
pubblico.
 

Laboratorio delle disobbedienze Rebeldía – Pisa

 

 

Le famiglie senza casa devono restare nelle
abitazioni occupate in Via Marsala a Riglione

Ieri,
domenica, abbiamo partecipato ad una assemblea indetta da Prendocasa
sul piazzale antistate il Circolo La Pagoda di Riglione. L’occupazione
degli 8 alloggi, da otto anni assurdamente sfitti e mai utilizzati,
deriva in particolare dalla impossibilità di pagare gli affitti di
mercato, spesso superiori ai redditi familiari, causati dalla
liberalizzazione dei contratti di locazione, introdotta dal governo
D’Alema nel 1998. Ad esempio una famiglia di 5 persone ha raccontato in
assemblea della loro materiale impossibilità di riuscire a sopravvivere,
nonostante il doppio lavoro e gli straordinari, pagando un canone di
locazione di 550 € al mese, le spese mediche e scolastiche dei figli, le
bollette della luce, riscaldamento, acqua.
Durante l’assemblea di
Riglione abbiamo potuto riscontrare in tutti i presenti, che hanno avuto
il coraggio di commettere un’atto al limite delle leggi, ma dovuto
dalla estrema necessità abitativa in cui sono si trovavano le rispettive
famiglie, una grande dignità umana e consapevolezza dell’azione
intropresa per avere un tetto. Il proprietario dell’immobile occupato
possiede un altro centinaio di appartamenti sfitti in Pisa in seguito ad
una lunga vertenza col Comune. Senza volere, nè potere, entrare nel
merito di questa causa chiediamo alla proprietà di ritirare la denuncia a
carico degli occupanti, denuncia da cui è partita una istanza di
sequestro dell’immobile. Nessuno può guadagnare da un immobile da 8 anni
non abitato, non ci guadagna il Comune e, men che mai, il proprietario !
E’ tempo che il Comune, nelle persone del Sindaco e dell’Assessore alle
politiche abitative del Comune di Pisa prendano atto della drammaticità
del problema delle famiglie di via Marsala, che si aggiunge a quello
delle 10 famiglie che si vogliono sfrattare dagli alloggi comunali delle
ex Stallete e alle oltre mille famiglie in attesa di un alloggio
popolare inserite nella graduatoria del bando ERP 2008. Una situazione
che non può essere fronteggiata con la semplice gestione ordinaria
dell’emergenza. Occorrono provvedimenti coraggiosi, come furono le
requisizioni fatte nel 1979/80 dal Sindaco Bulleri, per potere assegnare
ai senza casa e agli inquilini indigenti con sfratto esecutivo (anche
per morosità incolpevole) almeno una parte delle migliaia di alloggi da
molti (troppi) anni sfitti senza giustificato motivo, anche e
soprattutto per rispettare l’art. 42 della Costituzione che limita la
proprietà privata "allo scopo di assicurarne la funzione sociale".
Sapete spiegarci quale "funzione sociale" hanno gli oltre 4.000 alloggi
sfitti da oltre due anni (che pagano il 9 per mille di ICI) censiti nel
Comune di PIsa ?!
 

Virgilio Barachini – Unione Inquilini Pisa
Federico
Giusti – Confederazione Cobas