Riglione. Oggi un presidio improvvisato di un centinaio di persone si è
insediato sotto il Comune di Pisa, dove era un corso una seduta della
Giunta, per chiedere alle istituzioni di attivarsi per il ritiro delle
denunce a carico degli occupanti e per il buon esito della trattativa
con la proprietà.
Negli interventi dal microfono le famiglie hanno ribadito di essere
decise e irremovibili nel continuare il precorso di occupazione
intrapreso e che l’unica strada percorribile è quella di un accordo con
la proprietà per un affitto a prezzi equi.
Dato il silenzio della proprietà, nonostante sia già stato aperto un
conto a suo nome, è necessario – hanno ribadito gli occupanti – che le
istituzioni si attivino: infatti le famiglie sono tutte residenti nel
Comune di Pisa e tutte hanno fatto domanda o sono già in graduatoria per
le case popolari. Si tratta dunque di un’emergenza abitativa rispetto a
cui le istituzioni, Comune in primis, non possono far finta di nulla.
Una delegazione del presidio è poi salita in Comune per incontrare
nuovamente gli assessori alla casa e alle politiche sociali e nei
prossimi giorni si capirà quali canali potranno essere avviati.
Intanto continuano e si moltiplicano le iniziative con e per il
quartiere organizzate dal Comitato territoriale Pisa Est. Giovedì
mattina saranno ripuliti e resi nuovamente fruibili i giardini di via
Quarto, un terreno di proprietà comunale oggi inutilizzato perché
lasciato all’incuria e al degrado.
Venerdì sera ci sarà una nuova edizione del torneo di biliardino
organizzato in collaborazione con la Curva Nord Maurizio Alberti. Infine
domenica le case di via Marsala ospiteranno un pranzo sociale per
l’inaugurazione della palestra popolare autogestita.
Riportiamo di seguito il volantino distribuito al presidio:
SOSTIENI VIA MARSALA!
Siamo otto famiglie che da un mese hanno occupato una palazzina vuota
dal 2002 in via Marsala a Riglione. I percorsi di vita che ci hanno
portato alla scelta dell’occupazione sono vari, ma tutti accomunati
dalle difficoltà economiche (licenziamenti, cassintegrazione,
disoccupazione) imposte dalla crisi e dall’assenza di risposte
istituzionali al nostro bisogno di casa. Tutti noi abbiamo fatto
richiesta per la casa popolare, senza però ottenere un alloggio: secondo
i parametri di accesso all’edilizia pubblica, infatti, una famiglia con
tre figli e un solo reddito di operaio ha diritto a solo sei punti per
la casa popolare…
Quando sono arrivati gli sfratti per morosità abbiamo scelto di
riprenderci quello che consideriamo un diritto per noi e per i nostri
figli: quello ad avere un tetto sopra la testa. La nostra è stata una
scelta di dignità.
La palazzina di via Marsala a Riglione che da un mese è la nostra casa è
di proprietà di un grande proprietario immobiliare ed è solo una delle
4000 case sfitte a Pisa: terminata di costruire nel 2002, non è mai
stata abitata e, per questioni giudiziarie, non lo sarà almeno fino al
2014.
La nostra proposta alla proprietà è stata fin da subito quella di poter
abitare l’immobile fino a che non avesse avuto un’altra destinazione
d’uso, pagando un affitto equo, che abbiamo già cominciato a versare su
un libretto che la proprietà può ritirare in qualsiasi momento.
Questa proposta è stata sostenuta anche da tutto il quartiere di
Riglione, che si è costituito nel Comitato territoriale Pisa Est. Il
Comitato, composto da noi famiglie e da decine di cittadini solidali, ha
da subito individuato dei progetti sociali da avviare all’interno dei
fondi: dalla prima settimana abbiamo attivato una ludoteca popolare e
stiamo allestendo una sala prove e una palestra, che verrà inaugurata
domenica. Sempre nelle assemblee del Comitato abbiamo individuato delle
zone degradate del quartiere da ripulire e restituire alla collettività,
come i giardini di via Quarto a Oratoio. Quindi via Marsala in questo
mese non è stata solo una casa per otto famiglie, ma un punto di
aggregazione e socialità per tutto il quartiere!
Oggi alle Istituzioni chiediamo di intervenire perché trattativa con la
proprietà vada a buon fine. Forti della solidarietà del mondo delle
associazioni, della società civile e del quartiere in cui siamo
radicati, chiediamo al Comune, alla Prefettura e alla Società della
Salute di attivarsi affinché si riprendano gli incontri con la proprietà
perché la situazione di noi occupanti venga regolarizzata.
PER IL DIRITTO ALLA CASA
SOSTIENI LE FAMIGLIE DI VIA MARSALA!