Pisa – Giornata di lotta per gli abitanti del quartiere popolare di Sant’Ermete che da diversi mesi stanno lottando per conquistare reddito e dignità. I quartieri popolari della città come S.Ermete, il Cep e Cisanello, sono sempre più abbandonati dalle amministrazioni comunali e gli sfratti sono all’ordine del giorno. In queste settimane gli abitanti si stanno mobilitando in difesa degli sfratti e propri in questi giorni, sono state raccolte tantissime firme che sono state portate alla sede ell’Apes, ente che gestisce le case popolari, colpevole di una mal gestione per quanto riguarda le manutenzioni e l’abbandono di almeno 30 case lasciate sfitte.
Il presidio di oggi è stata la prima mobilitazione del comitato di Sant Ermete che è riuscita ad ottenere un tavolo di confronto con Apes, Società della Salute e Comune di Pisa, per affrontare il disagio che vivono nel loro quartiere.
Il comunicato degli abitanti dello Spazio Popolare Occupato
Oggi, 27 settembre 2013, noi abitanti del quartiere popolare di Sant’Ermete, ci siamo recati in tanti all’Apes, ente che gestisce le case popolari, per reclamare i nostri diritti, case e reddito.
La giornata di oggi è stata la nostra prima vera mobilitazione in città: da diversi mesi abbiamo occupato uno spazio nel quartiere che sta diventando un luogo fondamentale di aggregazione e organizzazione per le lotte che da qui in poi vogliamo portare avanti.
Verso le 11 di mattina, in 50 persone abbiamo portato striscioni e fatto tanti interventi per ribadire che il quartiere ormai è invivibile: sfratti per morosità; manutenzione inesistente degli impianti nei palazzi, famiglie che vivono senza utenze sociali come luce e acqua perchè impossibilitate a pagare a causa della disoccupazione e dei debiti; gravi condizioni igienico sanitarie (eternit, piattole, topi).
Inoltre la preoccupazione degli abitanti è dovuta dall’incertezza sullo stato di avanzamento del progetto sulla costruzione dei nuovi alloggi.
Per tutti questi motivi stamani siamo entrati all’Apes ottenendo un incontro con il presidente Bani.
Il resoconto dell’incontro è stato:
– a riguardo delle nuove case il Bani ha assicurato il trasferimento solo di 40 famiglie nei prossimi 2 anni, mentre per per le altre 360 non c’è nessuna certezza né sui tempi, né sui finanziamenti;
– per quanto riguarda le manutenzioni, il Bani ha confermato la mancanza di fondi per rendere a norma le attuali abitazioni degli abitanti di Sant’Ermete,
– per quanto riguarda le 30 abitazioni popolari vuote che ci sono nel quartiere, l’Apes ha annunciato di voler procedere a progetti di autorecupero svolti da famiglie in emergenza abitativa.
Le nostre valutazioni sono:
a fronte di questa discussione, noi abitanti di Sant’Ermete abbiamo ottenuto che l’Apes si renderà disponibile ad un tavolo di confronto, insieme a Società della Salute e Comune di Pisa, per discutere sulle nostre rivendicazioni:
– vogliamo una manutenzione per tutti gli edifici attualmente abitati ed il reperimento di fondi per gli interventi; progetti di autorecupero su tutte le case tenute vuote;
– vogliamo che la Società della Salute si prenda carico di tutte le situazioni di emergenza abitativa, sociale ed economica per quanto riguarda il pagamento delle utenze come luce, acqua e gas;
– vogliamo una manutenzione programmata ed efficiente, disinfestazioni e cura del nostro quartiere, servizi migliori a partire dai bambini fino agli anziani.
La giornata di oggi è stata soltanto la prima tappa della lotta che vogliamo portare avanti. Una lotta che ha l’obiettivo di ricomporre tutto il quartiere con l’intenzione di ottenere risultati concreti. Case dignitose, reddito e servizi per tutti gli abitanti di Sant’Ermete. La lotta è solo all’inizio!
Abitanti di Sant’Ermete e dello Spazio Popolare Occupato