La scorsa notte, durante gli scontri in Valsusa, sono stati arrestati 7 compagni tra cui Marcello, giovane studente fuori sede dell’università di Pisa, da anni impegnato nelle lotte sociali.
La città toscana ha prontamente risposto con una grande assemblea che si è tenuta in piazza XX settembre ieri sera. Numerosi interventi hanno chiesto a gran voce l’immediata scarcerazione di Marcello e di tutti i No Tav arrestati; durante l’assemblea ci sono state testimonianze dirette dell’inaudita violenza perpetrata dalle forze dell’ordine, inoltre sono stati narrati gli abusi nei confronti di Marta, un’altra attivista pisana che ha partecipato alla passeggiata notturna al cantiere.
Tutti gli interventi hanno ribadito che nessun arresto, nessuna violenza, nessun abuso potrà fermare la lotta contro il tav. Da Pisa come dal resto d’Italia si continuerà a tornare in Valsusa per battersi contro questa opera inutile.
Nell’immediato il primo obiettivo e proseguire nella lotta per la scarcerazione immediata di Marcello e di tutti i No Tav arrestati!
A Pisa il prossimo appuntamento di mobilitazione sarà lunedì 22 luglio alle 18:30 in Logge dei Banchi.
Di seguito il comunicato della Pisa No Tav:
DA PISA CON LA VALSUSA CHE RESISTE!BASTA ABUSI DELLA POLIZIA!
MARCELLO LIBERO!
Da Pisa decine di persone legate al mondo studentesco, del lavoro e dei diritti sociali stanno partecipando al campeggio No Tav di Venaus in Val di Susa.
Ieri sera, tra le diverse iniziative di questi giorni, era stata indetta una passeggiata notturna per raggiungere il cantiere abusivo di Chiomonte e protestare contro un’opera inutile, dannosa e costosa come il tav, gridando ancora una volta che la Valsusa è stanca della militarizzazione del proprio territorio.
Durante questa ennesima manifestazione di dissenso gli apparati delle forze dell’ordine hanno dato vita ad una vera e propria carneficina, prima militarizzando l’intera valle e tentando di fermare chi voleva raggiungere il concentramento per la passeggiata, successivamente instaurando una guerra svolta a colpi di lacrimogeni sparati ad altezza d’uomo e a distanza ravvicinata, manganelli e cariche a freddo contro le tante persone che volevano disturbare il cantiere-fortino per arrivare ad 8 arresti e decine di feriti.
Tra queste persone, nei boschi della Valsusa, c’era anche la Pisa No Tav, al fianco di delegazioni provenienti da altre città e soprattutto con i valsusini. Durante un iniziale tentativo di avvicinamento al cantiere i manifestanti sono stati oggetto di una violentissima carica condita con lacrimogeni cs e Marcello, uno studente di Pisa, è stato fermato e tradotto in carcere.
Marcello è uno studente della facoltà di medicina che, nonostante la sua giovane età, da anni è impegnato in attività sociali e nel movimento universitario, in particolare nella sua facoltà dove, durante la stagione No Gelmini, ha autogestito insieme ad altri un’aula abbandonata trasformandola in patrimonio degli studenti e delle studentesse.
Marcello è un ragazzo che quotidianamente utilizza la sua passione e il suo impegno nello studio per la professione di medico al servizio dei più bisognosi; tra le varie iniziative portate avanti da questo amico e compagno c’è uno studio approfondito sugli effetti nocivi dei lacrimogeni cs di cui le forze dell’ordine italiane abusano soprattutto in Valsusa.
Marcello è attivo nel Collettivo Universitario Autonomo e in tutte le lotte per i diritti sociali, tra cui ovviamente la lotta contro il Tav. Marcello è una di quelle persone che i giornali, sperando così di sminuire la forza del movimento, chiamano “venuti da fuori”, ma perché? Perché un giovane ragazzo percorre chilometri per essere al fianco del popolo della Valsusa?
Perché essere No Tav vuol dire essere onesti!
E’ questo che il movimento valsusino ha saputo insegnare anche nella nostra città, riuscendo ad aggregare quella generazione di cui fa parte Marcello che si batte affinché i soldi pubblici vengano investiti in servizi e borse di studio anziché essere divorati da un inutile tunnel dell’alta velocità.
Ecco chi è Marcello, un ragazzo con una grande sensibilità umana, sociale e politica che ieri è stato barbaramente arrestato mentre era in prima linea per i diritti di tutte e tutte.
Ma il bollettino di guerra non finisce qui: Marta, un’altra amica e compagna di Pisa, è stata fermata e violentemente picchiata dalla polizia di Torino. Le conseguenze di queste azioni sono nel referto del pronto soccorso: diversi punti di sutura al labbro e un braccio spezzato per le selvagge percosse avvenute durante il suo fermo.
Marta lavora in cooperativa sociale, a Pisa è conosciuta da tutti nel mondo del volontariato, da anni si batte per i diritti del popolo palestinese e per la giustizia sociale. Sempre in prima fila per difendere i diritti negati e conquistarne di nuovi, ieri era in Valsusa anche lei, come Marcello, generosamente pronta a battersi per arrivare a disturbare il cantiere abusivo di Chiomonte. Durante uno dei tanti attacchi della polizia è stata fermata e barbaramente percossa da chi dice di voler difendere i cittadini.
Ancora una volta nel nostro paese le forze dell’ordine abusano della divisa per commettere atti violenti contro chi esercita il diritto a manifestare il dissenso.
Siamo stanchi di politici, mafiosi e faccendieri che pensano di poter investire i nostri soldi a loro piacimento, che credono di poter fermare il dissenso con la forza dei manganelli e il gas dei lacrimogeni! Siamo stanchi di una stampa che sostiene con le forze dell’ordine e continua a raccontare la favola di un treno voluto dalla popolazione locale e dagli italiani in generale contro i pochi ostinati notav ancora in lotta.
La verità sta da un’altra parte: nessuno vuole il TAV, perché sarebbe un danno all’ambiente e alla salute degli abitanti della valle, e oltretutto un enorme spreco di soldi che non ci sono.
A sostenere il TAV sono ormai rimasti solo i politici, i costruttori edili ed i mafiosi che non vogliono rinunciare ad una grande opportunità di speculazione.
Le forze dell’ordine ancora una volta sostengono con i manganelli una scelta politica che va contro gli interessi di tutti noi, alla brutalità dello Stato è ora di dire basta!
NO ALLA VIOLENZA DELLE FORZE DELL’ORDINE!
MARCELLO LIBERO!LIBERI/E TUTTI/E!!!
Pisa No Tav