Ennesimo sfratto rinviato a Viareggio

Questa mattina alle 9.00 quando l’ufficiale giudiziario si è presentata in via Rosmini nei pressi della stazione di Viareggio, si è trovata davanti un folto schieramento di attivisti della brigata di solidarietà antisfratto (formata da militanti, inquilini sotto sfratto e persone solidali) incordonati davanti al portone di casa che ha impedito l’esecuzione dello sfratto di una famiglia di 4 persone (marito, moglie e due figli). Gli attivisti e la famiglia non si sono fatti intimidire nè dall’atteggiamento arrogante e provocatorio dell’ufficiale giudiziario, che invitava la polizia ad identificare tutti i solidali giunti al presidio, nè dalla presenza della digos locale.

Il picchetto antisfratto non è arretrato davanti alla minaccia di denuncia per interruzione di pubblico servizio, neanche dopo l arrivo dei due capi della polizia locale che hanno rinnovato la minaccia di denuncia e di uso della forza. Sfratto rinviato dunque di un mese, dopo questo risultato il picchetto si è spostato sotto il comune denunciando l’assenza consapevole della politica locale e del commissario Mannino dal dibattito sull’emergenza abitativa sempre più affrontato in termini di ordine pubblico e non di emergenza sociale, come di fatto è. I vigili urbani si sono schierati in forze davanti al portone del comune impedendo alle famiglie sottosfratto di salire, dimostrando per l’ennesima volta la distanza siderale tra i bisogni della cittadinanza e il palazzo. Sono stati accesi fumogeni e appesi striscioni che recitavano: “il diritto alla casa ci è negato dal comune e dallo stato” e “I diritti non si sfrattano”.

La situazione emergenza abitativa a Viareggio è sempre più drammatica.