Dall’1 ottobre i movimenti per il diritto all’abitare si erano accampati con le tende in piazza Venezia per opporsi alla delibera che prevede la svendita ai privati di fette consistenti del patrimonio pubblico. Ieri, 3 ottobre con una manifestazione non autorizzata, i movimenti per il diritto all’abitare si sono mossi in corteo con l’intento di raggiungere il Campidoglio per denunciare l’operazione di svendita del patrimonio pubblico come strumento per rimpinzare le casse del comune e per chiedere l’attuazione di un fondo per edilizia residenziale pubblica, il quale potrebbe dare sostanza alle 6mila case popolari che da marzo 2012 esistono soltanto sulla carta.
Il corteo è stato bloccato dalle forze dell’ordine fra piazza San Marco e piazza Venezia impedendogli di proseguire verso il Campidoglio. I manifestanti decidono allora di bloccare il traffico per due ore. Al grido “Roma è la capitale dell’emergenza abitativa” e “Il popolo vuole la casa popolare”, fra fischietti e tamburi, il movimento per il diritto all’abitare si è poi spostato in corteo verso il Colosseo. Domani il Campidoglio tornerà a discutere la delibera sull’alienazione del patrimonio pubblico e il movimento per il diritto all’abitare fa sapere che tornerà in piazza per continuare la protesta