dall’ultima esecuzione di sfratto, bloccata dai militanti del progetto
prendocasa, nei confronti di una famiglia italiana “colpevole” di non
essere
riuscita a pagare l’affitto da capogiro (700 euro al mese). Dalle 8
della
mattina la famiglia insieme a decine di solidali, occupanti di case,
studenti,
precari, ha picchettato la propria abitazione in attesa di affrontare
per la
terza volta l’ufficiale guudiziario, la proprietà dell’immobile e la
forza
pubblica. Il presidio antisfratto è durato fino alle 18, quando la
proprietà accompagnata
a quattro volanti dei carabinieri sono giunti all’immobile, ma subito
sono
stati bloccati ed obbligati a prorogare ulteriormente la data
dell’esecuzione
forzosa dello sfratto, causa problemi di “ordine pubblico”. Una
resistenza
sociale quella di oggi che ha costretto di nuovo la proprietà a
“prendere
tempo”, in attesa che la famiglia ed il progetto di riappropriazione del
diritto all’abitare abbiano garantito la casa. Da notare come le
istituzioni
del comune di Cascina e della provincia di Pisa siano state per
l’ennesima
volta sorde ed incapaci di portare avanti qualsiasi proposta reale di
mediazione abitativa. La data del prossimo sfratto è fissata per il 16
marzo;
se le istituzioni e la proprietà seguiteranno a latitare e a non
garantire la
casa a questa famiglia, il movimento di tutte quelle persone coinvolte
nella
battaglia contro gli sfratti non mancherà sicuramente di fornire la
giusta e
doverosa risposta a questa crisi: opposizione sociale e
riappropriazione!
COMUNICATO
DEL PROGETTO PRENDOCASA
Dalle 8 della mattina fino alle
18 del pomeriggio decine di persone hanno tutelato per la seconda volta
il
diritto alla casa della famiglia italiana, colpita solo due settimane fa
da un
altro tentativo di sfratto. Quindici giorni fa, a seguito della proroga
rilasciata dall’ufficiale giudiziario dopo una resistenza al tentativo
di
sfratto e dell’occupazione temporanea del comune di Cascina, la famiglia
in
questione aveva ottenuto un incontro con il Sindaco Franceschini e un
rappresentante dell’ufficio casa. In questo incontro la posizione delle
istituzioni aveva mostrato timidi tentativi di farsi carico
dell’emergenza
abitativa in cui si trova il nucleo familiare. Un’emergenza causata
dallo
sfratto per morosità nonché da altri gravi problemi di salute ed una
particolare condizione emotiva dovuta alla recente perdita di un figlio.
Il
Sindaco aveva affermato di voler intervenire affinche l’esecuzione dello
sfratto fosse prorogata ulteriormente per avere il tempo materiale di
individuare alcuni percorsi di mediazione abitativa.
Invece oggi, se non ci fosse
stato nuovamente il presidio e la resistenza del progetto prendocasa, lo
sfratto sarebbe stato eseguito e 5 persone buttate in mezzo alla strada.
Questo
si evince sia direttamente da quanto affermato dall’ufficiale
giudiziario e
dalla proprietà; sia indirettamente in quanto era presente un ingente
numero di
carabinieri ed ancora una volta assente, nonostante i nostri numerosi
tentativi
di mettersi in contatto, alcun rappresentante delle istituzioni e dei
servizi
sociali.
La famiglia ha manifestato la
volontà di abbandonare l’alloggio nel momento in cui le venga data la
possibilità concreta di accedere ad una casa, anche in affitto
calmierato, ma
non a prezzi di mercato di 700 euro al mese come l’abitazione da cui
hanno
preso lo sfratto. Ma tutto ciò non è bastato e lo sfratto è stato
prorogato
soltanto di 15 giorni e nessuna soluzione alternativa è stata presentata
dalle
istituzioni.
Ancora una volta abbiamo la consapevolezza
che l’unica soluzione sta nella lotta per la difesa dei propri diritti
sociali
e nella capacità di individuare quali sono i soggetti e le istituzioni
che in
questo momento di crisi si muovono nella
direzione di tutelare solo gli interessi dei proprietari di case. Il
prossimo
16 marzo la famiglia ed il movimento per il diritto alla casa non
staranno
certo a guardare l’ennesimo tentativo di espropriazione della loro
dignità.
Riappropriamoci
dei nostri diritti
Lottiamo
per il blocco degli sfratti per
morosità
per tutti, sfratto per nessuno!