Pubblichiamo di seguito il comunicato degli abitanti di Sant’Ermete, scritto dopo il consiglio straordinario del CTP3. In quella sede ai consiglieri è stato chiesto di portare in consiglio comunale la vertenza per l’esonero dell’affitto nelle case di Sant’Ermete, recentemente dichiarate inabitabili dalla Usl; tuttavia il CTP si è rifiutato, dimostrando per l’ennesima volta come questo organo non sia al servizio dei cittadini dei quartieri ma piuttosto serva all’amministrazione comunale per cercare di tenerli sotto controllo.
COMUNICATO a seguito del consiglio straordinario del CTP3 del 5/10/2016
Il 5 ottobre in CTP3, si è tenuto il consiglio straordinario indetto dal presidente Biondi insieme agli abitanti del quartiere Sant’Ermete.
Un consiglio straordinario ottenuto grazie alla determinazione degli abitanti del quartiere a seguitodell’assemblea pubblica del 29 settembre in CTP3 a cui erano presenti l’assessore alla casa Zambito, Bani e Federici. In quella occasione, l’incontro si era aperto con uno spettacolo retto dal famigerato trio Zambito, Bani e Federici pronti ad incantare il “pubblico” con il solito circolo di parole, promesse vane e strette di mano per progetti che ad ora si vedono solo sulla carta. Ma il “pubblico” non era intenzionato a rispondere con applausi; il “pubblico” composto dagli abitanti del quartiere di Sant’Ermete non si era lasciato ammaliare dai tanti discorsi, anzi aveva replicato mettendo sul piatto i reali problemi del quartiere, di chi, da anni, vive tutti i giorni una situazione di forte disagio. Lo stesso che il 5 ottobre al consiglio straordinario abbiamo nuovamente ribadito.Non si può vivere all’interno di case che cadono a pezzi, piene di muffa, molte in sovraffollamento, in un ambiente infestato da ratti, insetti, serpenti.
Una situazione che vogliono tener nascosta e ignorata, dove nessuno si assume le proprie responsabilità, e nessuno vuole farsi neanche portavoce come è stato deciso al consiglio straordinario inCTP3.
Gli abitanti del quartiere da mesi si battono contro questa vergogna; hanno iniziato la lotta di autoriduzione dell’affitto per chiedere l’esonero e hanno ottenuto un sopralluogo dell’Usl che conferma tutte le loro rimostranze: le case di Sant’Ermete presentano gravi mancanze dal punto di vista igenico-sanitario, e sono pericolose per via degli impianti obsoleti, tanto da non avere i requisiti per l’abitabilità!
“Si può pagare per case inabitabili e illegittime?” Questa è la vera domanda a cui Comune e Apes devono rispondere.
Come al solito nessuno vuole prendersi le proprie responsabilità; di fronte alle esigenze e al malessere dei cittadini le uniche risposte sono porte chiuse in faccia, polizia a blindare le sedi pubbliche e l’arroganza di chi giorno dopo giorno ci vuole costringere a vivere in silenzio all’interno di quartieri periferici abbandonati e dimenticati, subendo le loro scelte di gestione malsana e scellerata del nostro patrimonio pubblico.
Alla CTP3 è stato chiesto a gran voce di portare la discussione riguardo l’esonero in consiglio comunale; se davvero i CTP sono il tramite tra le istituzioni e i cittadini, è loro dovere fare in modo che questa rivendicazione degli abitanti di Sant’Ermete venga finalmente discussa in Comune. I consiglieri CTP, tuttavia, si sono rifiutati; hanno dichiarato esplicitamente di NON VOLERSI ESPORRE TROPPO!
Ma ora basta. Dai quartieri c’è chi dice no.
E come il 29 settembre; come il 5 ottobre; come tutti i giorni; noi diciamo che siamo stanchi di sopportare le loro chiacchiere. Non ci bastano progetti di future case e riqualificazioni; non ci bastano promesse di pulizia del quartiere in cui ogni due anni vengono a tagliare un ciuffetto d’erba.
Esigiamo che vangano fatte le MANUTENZIONI REGOLARI di tutte le case e del quartiere. Spazi sociali pubblici in cui ritrovarsi per bambini, anziani e giovani.
Esigiamo che NON VENGANO PIU’ assegnate case in SOVRAFFOLLAMENTO con nuclei famigliari di 5-6 persone stipati in 39 mq.
Ancora più forti e determinati esigiamo l’ESONERO dal pagamento del canone di affitto sulla base di un contratto illegittimo per case che ci cadono addosso e in cui si muore.
Alla domanda: “Si può pagare per case inabitabili e illegittime?” La nostra risposta è NO.
Da Sant’Ermete a tutti i quartieri popolari c’è chi dice no!