“Qui nessuno ha paura!”. Continua a Firenze la mobilitazione in risposta alla vile aggressione poliziesca di martedì scorso contro un compagno in prima linea nelle lotte per il diritto alla casa.
Dopo l’assemblea molto partecipata di domenica che ha visto riunirsi all’occupazione di via Aldini movimenti, collettivi, centri sociali e il sindacalismo conflittuale per condividere i prossimi passaggi di lotta, ieri pomeriggio il Movimento ha presidiato la Questura di via Zara, dove ha tenuto una conferenza stampa per denunciare l’accaduto alla città.
Mentre proseguono a un ritmo quotidiano i picchetti antisfratto, la Firenze delle lotte si prepara alla manifestazione per la libertà di movimento del 4 ottobre. Un corteo che avrà il compito di alzare la voce contro la violenza della polizia e i tentativi di reprimere chi lotta, ma soprattutto di affermare la volontà di un intero corpo sociale di non fare un passo indietro sul terreno del conflitto sociale.
E’ il coraggio di ribellarsi alla povertà e all’arroganza di chi governa, d’altronde, il filo rosso che unisce le tante esperienze di lotta per il diritto all’abitare in città. Il coraggio di occupare le case sfitte, di resistere agli sgomberi e di bloccare gli sfratti, di alzare le barricate contro i distacchi e di scendere in piazza senza accettare divieti.
Il tentativo di “colpirne uno per terrorizzarne cento” sembra già destinato a fallire lì dove lo stesso art.5 ha già fallito, scontrandosi con l’irridicibilità di una comunità che nella lotta stessa vive l’unica possibilità di riscossa. E non è disposta a rinunciarvi.
La lotta per la casa scenderà in piazza sabato 4 alle 16 in Piazza Tasso per continuare a dare fiato e corpo a questa possibilità, perseverando nel dare il proprio cattivo esempio di rivolta sociale a chi oggi vive la crisi in termini di precarietà, impoverimento e sottrazione di diritti e a chi si ritrova vittima della violenza e degli abusi delle divise.