Pisa. Sigilli alla Casa del Quartiere Gagno: gli abitanti si mobilitano

Un altro sgombero estivo, dopo quello della scorsa settimana allo studentato occupato Spot, che conferma la vigliaccheria di chi detiene il potere nella città di Pisa: due sgomberi in piena estate, sfruttando il momento in cui chi anima e costruisce lotte sul territorio, si concede qualche giorno di vacanza prima di riprendere le lotte a settembre.

I sigilli sono stati affissi dalla polizia municipale questa mattina alle 7, all’indomani del pranzo sociale di ferragosto dove tanti abitanti di Gagno hanno partecipato. Il sequestro arriva dopo sei mesi di occupazione, di iniziative sociali e aggregative dove decine e decine di persone si uniscono e lottano contro l’austerità ed una condizione di annientamento di qualsiasi valore economico e sociale, ma soprattutto dopo le dichiarazioni dell’assessore Dario Danti che promuoveva un dialogo con il comitato di quartiere e garantiva che l’immobile non sarebbe stato sgomberato.

Nel pomeriggio una trentina di abitanti di Gagno si sono dati appuntamento davanti al casottino per visionare l’accaduto, ma i sigilli, attaccati con scotch da pacchi e spago, non c’erano più. Il forte vento di questo pomeriggio li aveva già spazzati via. Per tutto il giorno tante persone hanno presidiato lo spazio sociale: i bambini che partecipano al dopo-scuola popolare, gli anziani che giocano alla tombola, i giovani che attraversano lo spazio. Durante l’ora di cena tre pattuglie di vigili e carabinieri sono tornati per affiggere nuovamente i sigilli alle porte della Casa del Quartiere, trovando però una decisa risposta delle persone che non si sono fatte spaventare, ma anzi, hanno allestito un presidio con sedie e tavoli davanti al portone d’ingresso.

L’atto vandalico, così definito sui social network dal comitato “Riprendiamoci Gagno”, non ha intimidito chi in questi mesi, con determinazione, tenta di ricomporre un quartiere popolare abbandonato e trascurato dalle istituzioni, accrescendo la partecipazione di tante e tanti disoccupati che, mettendosi in gioco, iniziano a valorizzare le proprie capacità svilite da questa crisi che diffonde disoccupazione, ansia e depressione.

Il Comitato ha convocato un’assemblea di quartiere per lunedì 25 agosto alle nove di sera, per rilanciare la mobilitazione ma, soprattutto, per dimostrare che le istituzioni non si potranno più permettere di intrufolarsi di nascosto nei territori in lotta, né tanto meno per mettere inutili sigilli agli spazi sociali.

Di seguito il comunicato del Comitato “Riprendiamoci Gagno”

Sigilli alla Casa di Gagno. Rompiamoli con la lotta!

Questa mattina molto presto alle sette, i vigili hanno affisso alla Casa del Quartiere di Gagno, i sigilli di sequestro dell’immobile. Questo vile gesto, fatto a ferragosto, dimostra la debolezza del Comune di Pisa che con una vigliaccheria inaudita, vorrebbe metterci i bastoni tra le ruote.

Da sei mesi abbiamo riempito quello che loro hanno lasciato vuoto a marcire: il casottino di legno, costruito con più di 200mila euro (secondo noi ne vale meno!), non è soltanto una struttura del comune; per noi è uno spazio in cui stare insieme finalmente dopo tanti anni di solitudine e disgregazione, è uno spazio dove incontrarsi e organizzarci per combattere insieme la povertà e la miseria che loro stessi (quelli che hanno fatto costruire il casottino) vorrebbero imporci, è per noi la valorizzazione di noi stessi, è diventato per noi un impegno quotidiano dove il sudore e l’impegno che mettiamo è gratificante e appagante.

Il comune di Pisa vorrebbe distruggere la possibilità ai ragazzi del quartiere di accedere gratuitamente ai corsi delle ripetizioni e al dopo-scuola popolare, vorrebbe togliere la possibilità alle persone di anziane di stare insieme durante la tombola del sabato pomeriggio, vorrebbe togliere la possibilità a tutto il quartiere di vedersi un film gratis all’aperto, ma soprattutto vorrebbe ostacolare la lotta per la dignità che dal 18 febbraio 2014, giorno dell’occupazione, si tenta di costruire con lo sportello e le assemblee con cui ci organizziamo per difendere gli sfratti o per ottenere le manutenzioni per le case popolari in cui viviamo.

I sigilli affissi oggi, tra l’altro messi solo con un po’ di scotch da pacchi, hanno fatto presto a volare via: è bastata una folata di vento per toglierli dalle porte.

Se hanno pensato bene di venire a fare uno sgombero a ferragosto credendo di ostacolarci, non hanno fanno altro che accelerare per noi l’inizio di una nuova stagione di lotta che parte da subito: tutti i giorni presidieremo la Casa del Quartiere e lanciamo un’assemblea per lunedì 25 agosto alle 21, dove ribadiremo la nostra volontà nel costruire lotte, conflitto e spazi di libertà per gli abitanti di Gagno!

Gagno resiste! Buona lotta, tutto il resto sono chiacchere!