In circa cinquanta tra famiglie sotto sfratto e militanti per il diritto alla casa si sono trovati ieri mattina in presidio alla Società della Salute in via Saragat in occasione della riunione della Commissione territoriale sugli sfratti. All’ordine del giorno della Commissione, alla quale era presente anche l’assessore alla Casa del comune di Pisa Ylenia Zambito, il vaglio delle oltre duecento domande di partecipazione al bando per i contributi previsti per la morosità incolpevole: strumento di tutela sociale costruito però a difesa degli interessi dei proprietari di casa ma che non vincola questi in alcuna maniera, né a rinnovare i contratti né a stipulare canoni di locazione più bassi. Una volta sanata la morosità, all’esaurirsi dei contributi, ritorna la situazione di difficoltà e la minaccia dello sfratto.
I manifestanti ieri dunque hanno invaso i locali della Società della Salute pretendendo anche il blocco degli sfratti e l’assegnazione straordinaria degli alloggi popolari. In decine sono arrivati in Commissione, interropendone i lavori e costringendo l’assessore Zambito a uscire per dar conto delle scelte operate, proprio nei giorni in cui APES accelera i tempi per la stipula di un protocollo con la Società della Salute per utilizzare i mini appartamenti di Villa Madré ai fini dell’emergenza abitativa. Ma il punto di vista delle famiglie in lotta è chiaro: APES ha speso i soldi destinati alle politiche sulla casa per salvare un fallito investimento dei soliti grossi costruttori privati, ma oltre al danno non si può tollerare la beffa, quest’operazione speculativa non servirà per accogliere temporaneamente le famiglie sfrattate tornando alla politica dei residence, separando i nuclei famigliari e costringendoli a una situazione di disagio. Solo l’assegnazione straordinaria degli alloggi popolari vuoti può risolvere la situazione di emergenza abitativa.
Alla fine della mattinata, mentre nel comune di Cascina un picchetto impediva un tentativo di sfratto con forza pubblica, la Commissione ha deliberato, grazie alla pressione delle lotte e del presidio alla porta, la richiesta all’autorità prefettizia della sospensione degli sfratti fino a settembre per le centinaia di famiglie partecipanti al bando. Si tratta di una vittoria certo parziale ma che rilancia la lotta sulla casa verso l’autunno per l’assegnazione delle case popolari.