Picchetto antisfratto e mobilitazione nel quartiere questa mattina, dove decine di abitanti di Gagno sostenuti dal comitato di lotta per il diritto all’abitare del Progetto Prendocasa, sono riusciti a rinviare lo sfratto di Alessia e i suoi due figli minori.
La famiglia vive da sempre in Gagno in una casa privata dove pagava 550 Euro di affitto ma a causa del carovita e della precarietà lavorativa, negli ultimi mesi non è più riuscita a pagare l’alto canone di locazione. Da diversi anni la famiglia è in graduatoria per assegnazione di casa popolare ma l’Apes e l’Ufficio Casa non hanno mai preso in considerazione l’assegnazione ordinaria.
Dopo l’arrivo dell’ufficiale giudiziario ed un rinvio ottenuto per il prossimo 21 luglio, il picchetto antisfratto si è spostato tra i palazzi del quartiere popolare per comunicare a tutti gli abitanti che soltanto con la lotta ed il mettersi insieme si può resistere ed organizzarsi contro l’impoverimento.
Molte persone si sono affacciate alle finestre ed hanno solidarizzato con la famiglia ed il Comitato di quartiere che, dal 18 febbraio, si è riappropriato di un “casottino” abbandonato nel parco di Gagno e dove ora hanno sede tutte le attività del comitato e l’assemblea di quartiere.
La prospettiva di Alessia, così come quelle di tante altre famiglie che hanno lo sfratto per morosità, è quella di essere inserita in un piano di emergenza abitativa straordinaria che porti ad ottenere la casa popolare. Infatti, il percorso di lotta che il Comitato di Gagno sta conducendo insieme al Comitato di Sant’Ermete, è quello di costruire una vertenza sociale sul patrimonio immobiliare sfitto. In questi quartieri sono decine le case lasciate vuote da Apes che potrebbero essere utilizzate per colmare il bisogno abitativo.
Dopo le proteste delle scorse settimane davanti alla sede di Apes, i cittadini dei quartieri popolari che si organizzano nei comitati di lotta, sono riusciti a strappare un incontro con i dirigenti dell’azienda che gestisce gli alloggi comunali. L’esito dell’incontro, oltre ad aver ottenuto delle commissioni straordinarie che valuteranno le manutenzioni da eseguire nelle abitazioni per il giorno 22 maggio, ha ottenuto di valutare la fruibilità degli alloggi vuoti per consentire di assegnarli così alle famiglie sotto sfratto ed inserite nel contesto del quartiere.
Lo sfratto di oggi nel quartiere di Gagno, dove decine di abitanti si sono attivati e mobilitati, indica che la direzione per conquistare reddito, servizi e dignità, è quella di continuare ad organizzare ed a partecipare ai momenti di protesta e di blocco, con la consapevolezza che soltanto così si può costruire un ipotesi di cambiamento reale delle proprie condizioni di vita.