#nopianocasa: anche Firenze strappa la non retroattività dell’art.5

Mentre i movimenti per la casa della Capitale organizzano la pressione fuori dal palazzo di Montecitorio dove alle 18 andrà in votazione l’infame dl Lupi, in queste ore anche altri territori si mobilitano per contrastare il “piano-casa”. Dopo il corteo di sabato e l’acampada del fine settimana in piazza San Lorenzo, quest’oggi il movimento di lotta per la casa di Firenze occupando gli uffici dell’anagrafe fiorentina ha ottenuto un’importante dichiarazione del direttore dell’ufficio servizi demografici: l’art.5 del piano-casa, quello relativo al distacco delle utenze e all’annullamento delle residenze per gli occupanti, non potrà essere applicato ai nuclei in occupazione. Come già fu a Pisa l’11 aprile (leggi qui il documento dell’angrafe di Pisa) la pressione sociale dei movimenti ha prodotto i suoi risultati sancendo precedenti preziosi e ottenendo una vittoria importante anche se parziale.

Di seguito il report della mobilitazione di stamani dal sito del Movimento di lotta per la casa Firenze

Continua la mobilitazione contro il piano-casa a Firenze. Dopo la seconda notte di occupazione di piazza S.Lorenzo, l’acampada montata alle spalle della Prefettura a termine del corteo di sabato contro il “modello Renzi” si è mossa verso l’anagrafe.
Uffici occupati, tende all’interno e tanto rumore e rabbia. La richiesta è sempre la stessa: le istituzioni locali devono prendere posizione contro l’art.5 del piano-casa!
Nelle prime ore le risposte sono state solo vigili, carabinieri e poliziotti. Ma è fallito il tentativo di impaurire e far desistere un’occupazione quanto mai determinata a non concludersi senza un risultato.
Una delegazione ha ottenuto un colloquio telefonico con il dirigente dell’anagrafe Bartolini. Durante il colloquio il Bartolini ha garantito la non applicazione in senso retroattivo dell’art.5 per quanto riguarda il Comune di Firenze (ascolta la registrazione della telefonata).
Una contraddizione imbarazzante quella che la lotta è riuscita ad aprire oggi: Renzi firma un decreto legge una cui parte non verrà applicata dai funzionari del Comune governato dalla sua giunta, di cui era Sindaco fino a meno di tre mesi fa.Continua, invece, la latitanza e la sordità di Palazzo Vecchio e del Partito Democratico fiorentino: non una risposta ai mille in piazza sabato, alla tendopoli dei giorni successivi, alle mobilitazioni di massa degli ultimi mesi…
Non basta! Il piano-casa come noto non muove nessun passo reale verso la risoluzione dell’emergenza abitativa nel paese. Piuttosto, a uscirne rafforzati sono i meccanismi della rendita e della speculazione, mentre esce completamente di scena l’edilizia popolare. In questo contesto le occupazioni degli stabili sfitti continueranno sicuramente a rappresentare una legittima risposta al bisogno casa. Se le istituzioni pensano di vendicarsi verso chi si conquista il diritto alla casa sottraendogliene altri (residenza vuol dire sanità, scuola, documenti ecc) capiranno presto che non può funzionare: i diritti ce li conquisteremo a spinta.
Blocchiamo il #pianocasa! Casa, acqua, luce, gas, residenze per tutte e tutti!

Venerdì il Mostro di Firenze terrà il comizio di chiusura della campagna elettorale del Partito Democratico in piazza della Signoria. La città che subisce la crisi, la precarietà, la disoccupazione, l’emergenza abitativa sarà ad accoglierlo… e non sarà il benvenuto. #sgomberiamoRenzi